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Cronaca

Roma | Continua la lotta alle borseggiatrici: 3 arresti

La polizia di Stato ha arrestato tre persone coinvolte in furti di portafogli ai danni di turisti nelle metropolitane di Roma. Questi arresti sono parte delle operazioni mirate a contrastare i furti nelle linee della metro A e B della Capitale.

Un cittadino argentino di 27 anni è stato arrestato per furto dai poliziotti del I distretto Trevi-Campo Marzio. L’incidente è avvenuto a bordo di un treno della linea A, tra le fermate Flaminio e Termini. Gli agenti, impegnati in un servizio antiborseggio, hanno notato cinque persone di origine sudamericana salire alla fermata Spagna e accerchiare una coppia di turisti. Tra questi, una ragazza ha aperto la borsa a tracolla di una turista, rubando il portafogli e passandolo a un complice maschile. Il gruppo ha poi tentato di scendere rapidamente dal treno. Gli agenti, che avevano osservato tutta la scena, sono riusciti a fermare il ladro e recuperare il portafogli, nonostante il tentativo del giovane di divincolarsi.

Un secondo episodio si è verificato presso la fermata Colosseo della linea B. Gli agenti del commissariato Celio sono intervenuti dopo aver ricevuto una segnalazione di furto ai danni di un turista. Mentre si trovava a bordo del treno diretto a Rebibbia, la vittima è stata avvicinata da due uomini che sono riusciti a rubargli il portafogli. Il turista li ha inseguiti fino alla scalinata che conduce ai tornelli d’uscita, dove i ladri hanno gettato il portafogli e i documenti in un cestino. La moglie della vittima ha recuperato gli oggetti e allertato la vigilanza. I due uomini, un colombiano di 31 anni e un peruviano di 28, sono stati bloccati dalla sicurezza e poi arrestati dai poliziotti intervenuti. Sono stati accusati di furto aggravato con destrezza in concorso.

Questi episodi sottolineano l’importanza delle operazioni di controllo del territorio svolte dalla polizia di Stato per garantire la sicurezza nelle aree ad alta frequentazione turistica come le metropolitane di Roma.

Campania

Giugliano in Campania | 4 misure cautelari per associazione di tipo mafioso

I Carabinieri della Compagnia di Giugliano hanno arrestato quattro persone in un’operazione contro la criminalità organizzata, in particolare contro il clan Mallardo, attivo nel territorio di Giugliano in Campania. L’operazione è stata effettuata in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

I soggetti arrestati sono accusati di associazione di tipo mafioso e di tentate estorsioni aggravate, mirate a intimidire imprenditori per garantirsi pagamenti illeciti, consentendo loro di continuare a operare senza subire ritorsioni.

È importante notare che il provvedimento è una misura cautelare nell’ambito delle indagini preliminari. Gli arrestati sono considerati presunti innocenti fino a una eventuale condanna definitiva e hanno la possibilità di impugnare l’ordinanza.

Questa operazione sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare le attività mafiose e tutelare la legalità e la sicurezza economica nella regione, sostenendo le imprese oneste e riducendo l’influenza delle organizzazioni criminali sul territorio.

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Cronaca

Padova | Scoperta frode sul Reddito di Cittadinanza

GdF Padova

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Padova ha portato alla luce un caso di indebita percezione del reddito di cittadinanza, con un ammontare di oltre 130.000 euro. I militari, in collaborazione con l’INPS, hanno avviato indagini su diversi residenti dell’Alta padovana che, tra il 2021 e il 2023, hanno usufruito di questo sostegno economico.

Le indagini hanno rivelato irregolarità significative, tra cui la mancata comunicazione di informazioni cruciali necessarie per la corretta erogazione del beneficio. In alcuni casi, è emerso il possesso di beni di valore, come autoveicoli di grossa cilindrata, che avrebbero dovuto essere dichiarati.

Di conseguenza, 17 individui sono stati segnalati alla Procura di Padova per possibili violazioni. L’operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel monitorare l’uso delle risorse pubbliche e combattere le frodi ai danni dei cittadini bisognosi. Si precisa che gli indagati sono presunti innocenti fino a eventuale condanna definitiva.

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Calabria

Calabria | ‘Ndrangheta: Operazione nel crotonese, 31 misure

I Carabinieri del Comando provinciale di Crotone, supportati da unità provenienti da altre province calabresi, hanno eseguito un’operazione di vasta portata che ha portato all’arresto di 31 individui legati a cosche mafiose del territorio. Il provvedimento, richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro e convalidato dal Gip, prevede 15 custodie in carcere, 7 arresti domiciliari e 9 obblighi di dimora.

Le indagini sono iniziate dopo un episodio estorsivo ai danni di un imprenditore di Cutro, rivelando una rete complessa di attività illegali tra cui estorsione, usura e traffico di stupefacenti. Questo scenario si è delineato dopo l’arresto del boss Nicolino Grande Aracri e ha messo in luce la rivalità tra la famiglia Martino, già legata a Grande Aracri, e un’altra cosca locale.

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni e attività di osservazione, ha fatto emergere la capacità della famiglia Martino di esercitare il controllo sul territorio mediante intimidazioni, estorsioni e traffico di droga. Inoltre, i militari hanno documentato la disponibilità di armi da parte degli indagati, confermando l’operatività dell’associazione mafiosa in questione.

La scoperta di danneggiamenti a veicoli appartenenti a membri di spicco della famiglia Martino ha fornito ulteriori elementi per comprendere le dinamiche interne e le relazioni tra le varie cosche della provincia. Questo intervento dei Carabinieri rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella regione.

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