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Cronaca

Roma | Tenta di corrompere i Finanzieri per evitare un sequestro: arrestato commesso

repertorio

Tentata corruzione al quartiere Pigneto di Roma, dove un commesso di una rivendita di accessori per la telefonia ha cercato di evitare il sequestro della merce offerta nel suo negozio, tentando di corrompere una pattuglia di Finanzieri del Comando Provinciale di Roma con una somma di 500 euro.

Le Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma sono intervenute nell’esercizio commerciale per verificare la liceità della merce posta in vendita. Durante il controllo, è emerso che numerosi articoli recavano il marchio contraffatto di una nota casa produttrice e risultavano privi della certificazione di conformità di sicurezza, obbligatoria per garantire la protezione dei consumatori.

Nel corso della stesura degli atti di polizia giudiziaria, il commesso, un quarantenne di nazionalità cinese, ha avvicinato con un pretesto uno dei militari, offrendo una mazzetta costituita da dieci banconote da 50 euro ciascuna, per un totale di 500 euro, nel tentativo di evitare il sequestro della merce illegale. L’offerta è stata immediatamente rifiutata dai finanzieri, che hanno proceduto all’arresto dell’uomo con l’accusa di istigazione alla corruzione.

Il dipendente è stato processato con rito direttissimo dalla Sezione Collegiale del Tribunale Ordinario di Roma, affrontando l’accusa di istigazione alla corruzione. Parallelamente, il titolare della ditta individuale cui è riconducibile l’attività commerciale è stato incriminato per frode in commercio e per l’introduzione nel territorio nazionale di merce contraffatta.

Questa operazione rientra nel più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti predisposto dal Comando Provinciale di Roma, mirato alla salvaguardia dell’economia legale, nonché alla sicurezza e alla salute dei consumatori. L’azione delle Fiamme Gialle sottolinea l’importanza del rispetto delle normative vigenti per la protezione del mercato e dei cittadini, rappresentando un fermo monito contro le attività illegali.

L’episodio al Pigneto evidenzia la determinazione delle autorità nel combattere la contraffazione e l’illegalità commerciale, promuovendo un ambiente di mercato sano e sicuro per tutti i consumatori.

Calabria

Tropea | Prodotti surgelati nocivi: sequestro di 108 kg tra prodotti ittici e ortofrutticoli

La polizia ha recentemente sequestrato un carico di 108 chili di prodotti ittici e ortofrutticoli surgelati, trasportati in violazione delle normative igienico-sanitarie. L’operazione è avvenuta a Tropea, una delle località turistiche più rinomate della Calabria, dove il carico era destinato ad alcune attività commerciali.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti del Posto Fisso di Tropea, che hanno notato un veicolo con comportamenti sospetti. A supporto delle operazioni, è intervenuto personale specializzato dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, per valutare la situazione dal punto di vista alimentare.

Gli alimenti sono stati considerati non idonei al consumo umano e sono stati posti sotto sequestro, in attesa di un decreto di distruzione. Questa azione si inserisce in un più ampio impegno delle autorità locali per garantire la sicurezza alimentare e prevenire potenziali rischi sanitari per i consumatori. La polizia invita a mantenere alta l’attenzione riguardo alla provenienza e alla conservazione dei prodotti alimentari, soprattutto in aree turistiche dove la qualità è fondamentale.

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Calabria

Reggio Calabria | Bottiglia di benzina lasciata come messaggio intimidatorio all’ingresso di un esercizio commerciale

Una bottiglia di benzina è stata trovata all’ingresso di un ristorante nella zona di Spirito Santo a Reggio Calabria, in quello che sembra essere un atto intimidatorio. Il titolare dell’esercizio, Tommaso Marzullo, ha scoperto il messaggio minaccioso, che appare collegato a Davide Bilardi, un nuovo collaboratore di giustizia. La rosticceria, che si appresta ad aprire, si trova vicino agli uffici delle forze dell’ordine.

Gli agenti delle Volanti e della Scientifica sono intervenuti sul posto per raccogliere prove e hanno sequestrato la bottiglia. La squadra mobile ha già avviato indagini e ha informato la Direzione distrettuale antimafia, poiché l’area è controllata dalla cosca Libri, che sta vivendo momenti di tensione a seguito delle dichiarazioni di Bilardi.

Il collaboratore di giustizia ha già menzionato la rosticceria nei suoi verbali, sottolineando un episodio in cui un esponente della cosca si era presentato lamentando di non essere stato avvisato dell’apertura dell’attività commerciale. Questo potrebbe ora essere interpretato come un avvertimento o una ritorsione da parte della cosca nei confronti di Bilardi, che ha scelto di collaborare con le autorità. Le indagini continuano per chiarire la natura di questo gesto intimidatorio e il suo possibile significato per la comunità locale e per le dinamiche mafiose in atto.

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Cronaca

Trieste | Arresto di un giovane Pakistano per rapina

GdF Trieste

Un giovane pakistano di 18 anni è stato arrestato a Trieste per il presunto reato di rapina in concorso. L’episodio si è verificato la sera del 12 settembre, quando un ragazzo siriano ha informato la Polizia di essere stato minacciato da due individui armati di un taglierino.

Secondo la testimonianza della vittima, gli aggressori lo hanno bloccato contro un muro, costringendolo a consegnare circa 200 euro. Gli agenti, impegnati in un servizio di pattuglia, hanno immediatamente avviato la ricerca dei sospetti, che si erano dati alla fuga in direzioni opposte.

Uno dei presunti rapinatori è stato rintracciato e fermato poco dopo. Durante la perquisizione, gli agenti hanno trovato 180 euro, parte della somma rubata. Il giovane, tuttavia, si è mostrato agitato durante il fermo, danneggiando la camera di sicurezza e provocando ulteriori complicazioni legali.

Il pakistano è stato quindi condotto nel carcere di Trieste, mentre la Questura sta valutando misure di prevenzione in relazione al suo profilo di pericolosità. La situazione rimane in fase di indagine, nel rispetto della presunzione di innocenza.

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