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Cronaca

Catania | Operazione Interforze Movida Sicura

Anche lo scorso fine settimana, come ogni weekend, le forze dell’ordine hanno vigilato attentamente il centro storico di Catania, seguendo le direttive del Ministro dell’Interno e le decisioni prese durante il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto di Catania insieme ai vertici provinciali dei vari corpi. In base a una specifica ordinanza del questore, sono stati organizzati servizi interforze di vigilanza nelle vie e piazze della movida, con l’obiettivo di garantire un fine settimana sereno ai cittadini, ai clienti dei locali, ai residenti e ai titolari delle numerose attività commerciali.

In piazza Vincenzo Bellini e nelle aree circostanti, gli agenti della questura, i militari della guardia di finanza, la polizia locale e la polizia scientifica hanno operato sotto il coordinamento di un ufficiale della polizia di Stato. In piazza Federico di Svevia e nelle zone vicine, erano presenti i carabinieri e la polizia locale. Gli operatori hanno effettuato un’attenta attività di osservazione per prevenire comportamenti eccessivi, disturbi e situazioni di illegalità, alternando la perlustrazione delle piazze e delle vie circostanti con la realizzazione di diversi posti di blocco.

Sanzionato un Parcheggiatore Abusivo

Nella zona intorno a piazza Bellini, gli equipaggi della polizia e della guardia di finanza hanno impedito l’accesso alla zona pedonale a moto e motorini dalle strade laterali, prevenendo e contrastando fenomeni come lo spaccio di stupefacenti e l’abuso di alcolici tra i giovani. Particolare attenzione è stata rivolta a via San Giuliano, da dove si accede a piazza Vincenzo Bellini. Qui, la costante presenza di personale della polizia stradale e della polizia locale ha impedito la sosta selvaggia e in doppia fila, facilitando il regolare transito veicolare e effettuando specifici controlli sulle auto in transito. In questo contesto, sono state identificate 118 persone, di cui 31 con precedenti penali, controllati 56 veicoli e contestate 11 infrazioni al codice della strada, principalmente per sosta vietata, con l’aiuto della polizia locale.

Gli agenti della polizia di Stato hanno sanzionato un parcheggiatore abusivo di 39 anni in via Dusmet. L’uomo è stato anche denunciato per la violazione del Dacur, che prevedeva il divieto di accedere alla zona dove è stato sorpreso. Inoltre, durante un controllo su un veicolo, un automobilista sottoposto a perquisizione personale è stato trovato in possesso di un grammo di marijuana all’interno di un borsello. È stato segnalato alla Prefettura e gli è stata ritirata la patente per i successivi adempimenti amministrativi.

Controlli a San Cristoforo e Castello Ursino

Nelle zone di San Cristoforo, castello Ursino, piazza Federico di Svevia e via Vittorio Emanuele, tre pattuglie dei carabinieri sono state impegnate in un’azione di prevenzione e contrasto allo spaccio e all’uso di droga tra i giovani, ai reati predatori, alla guida in stato di ebbrezza e alla sosta selvaggia. Sono state controllate 33 persone e 17 veicoli, contestando 14 infrazioni stradali e comminando sanzioni per un totale di 810 euro, principalmente per divieto di sosta e sosta sulle strisce pedonali nei pressi del castello Ursino. Sono stati effettuati 5 controlli con l’etilometro, tutti con esito negativo, e 5 perquisizioni personali alla ricerca di stupefacenti, senza esito.

In tarda nottata, un cittadino ha segnalato al 112 una rissa in viale della Libertà, coinvolgente numerose persone, presumibilmente extracomunitarie. La centrale operativa dell’Arma ha inviato sul posto diverse pattuglie del nucleo radiomobile e delle compagnie di piazza Dante e Fontanarossa, richiedendo il supporto di una volante della polizia. Tuttavia, all’arrivo delle forze dell’ordine, tutti i partecipanti alla rissa si erano già dispersi.

Cronaca

Torino | Sequestro preventivo di 74 milioni nell’inchiesta sull’eredità di Gianni Agnelli

La procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 74,8 milioni di euro, nell’ambito dell’indagine legata alla gestione dell’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento, emesso dal gip del tribunale torinese su richiesta della procura, coinvolge i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, oltre al commercialista Gianluca Ferrero e al notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro ha l’obiettivo di garantire la confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino alla somma indicata. A eseguire il provvedimento è stato incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino.

Secondo la procura, i reati contestati comprendono la dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di artifici e la truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, l’ufficio giudiziario ha sottolineato che vale la presunzione di innocenza per tutte le persone indagate, che potranno dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati in ogni fase del procedimento.

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Cronaca

Frosinone | Truffa ai danni di un’anziana: la Polizia Stradale recupera refurtiva e denuncia i responsabili

Gli agenti della Sottosezione della Polizia Stradale di Cassino hanno fermato un veicolo Ford Puma, in transito sulla carreggiata sud del tratto autostradale di competenza. A bordo si trovavano due giovani il cui comportamento nervoso ha subito insospettito i poliziotti.

Grazie all’esperienza e al notevole intuito investigativo degli agenti, si è deciso di approfondire il controllo del veicolo, scoprendo elementi riconducibili a una truffa segnalata poche ore prima in provincia di Siena, a danno di una signora anziana. Durante la perquisizione del mezzo, infatti, è stata trovata una borsa ben nascosta, contenente numerosi monili in oro e una somma di denaro contante.

Immediatamente è stata avviata un’indagine approfondita, che ha permesso di stabilire con chiarezza la responsabilità dei due soggetti fermati. In collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Siena, si è accertato che la vittima, una donna di 65 anni, era stata raggirata con la cosiddetta “truffa del finto incidente stradale”.

La donna era stata contattata telefonicamente da un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri, il quale le aveva riferito di un presunto incidente stradale causato dal figlio. Per evitare l’arresto del giovane, la donna avrebbe dovuto pagare una somma di denaro. Poco dopo, un falso avvocato si è presentato alla sua porta per riscuotere quanto richiesto. Non avendo una grande disponibilità di contanti, l’anziana ha consegnato numerosi monili in oro e tutto il denaro presente in casa.

Grazie alle tempestive indagini, i poliziotti della Stradale di Cassino hanno potuto attribuire con certezza la responsabilità del reato ai due truffatori, che sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria. La refurtiva, composta dai monili in oro e dal denaro contante, verrà restituita alla vittima.

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Cronaca

Verona | Tragedia familiare a Vago di Lavagno: uomo uccide la moglie e ferisce gravemente il figlio

Un grave episodio di violenza domestica si è consumato ieri a Vago di Lavagno, nel veronese, dove un uomo ha sparato e ucciso la moglie, ferendo gravemente il figlio di 15 anni. Il ragazzo, che ha tentato di proteggere la madre dall’aggressione, è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale in condizioni critiche tramite elicottero.

L’allarme è scattato intorno alle 14, quando alcuni residenti hanno udito i colpi di arma da fuoco provenienti dall’abitazione della famiglia. I carabinieri, giunti prontamente sul posto, hanno isolato l’intera area per consentire agli investigatori di ricostruire la dinamica del tragico evento, ancora oggetto di indagine.

Il ragazzo, nel disperato tentativo di salvare la madre, si è frapposto tra i genitori, venendo colpito gravemente. Ora è ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale Borgo Trento di Verona, mentre il padre, autore del gesto, è stato interrogato direttamente sul luogo del delitto prima di essere portato in caserma.

La vittima, una donna di 58 anni, non ha avuto scampo, e per lei i soccorsi non hanno potuto fare nulla. Il movente dell’omicidio rimane ancora da chiarire.

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