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Cronaca

Buffalo (USA) | 12enne scomparso ad agosto 2020: cadavere trovato in una soffitta

Jaylen Griffin, un ragazzo di 12 anni di Buffalo, New York, è scomparso nel nulla nell’agosto 2020. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nella soffitta di un appartamento a pochi chilometri di distanza da dove era stato visto per l’ultima volta. Il dipartimento di polizia di Buffalo ha annunciato la scoperta la scorsa settimana, sottolineando che il corpo “era lì da molto tempo”. Le indagini sono ora incentrate sull’omicidio.

Il commissario Joseph Gramaglia ha espresso le sue sincere condoglianze alla famiglia di Jaylen durante una conferenza stampa, assicurando che il dipartimento sta lavorando diligentemente per fare piena chiarezza sull’accaduto. La famiglia Griffin ha già affrontato una tragedia poco dopo la scomparsa di Jaylen, con l’uccisione del fratello Jawaan nel novembre 2020. La madre Joanne Ponzo è scomparsa nel settembre 2023.

Non è ancora chiaro chi abitasse nella casa dove è stato trovato il corpo di Jaylen. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, è stato identificato utilizzando le impronte dentali dal medico legale della contea di Erie. Secondo le testimonianze dei vicini riportate dai media locali, la casa era spesso frequentata da persone diverse e la polizia interveniva regolarmente. Il corpo è stato scoperto in soffitta da un addetto alla manutenzione.

Il pastore locale Tim Newkirk, amico della famiglia Griffin, ha espresso sconcerto per quanto accaduto, chiedendosi chi potesse fare una cosa del genere a un ragazzo così giovane. La madre di Jaylen aveva raccontato che suo figlio era scomparso poco dopo aver portato a spasso il suo nuovo cucciolo.

La nonna di Jaylen, Shirley Banks, ha dichiarato di non avere idea di come suo nipote sia finito in quella casa, suggerendo che qualcuno lo abbia portato lì, dato che non conosceva nessuno in quella zona. Il dipartimento di polizia ha offerto una ricompensa di 7.500 dollari per informazioni utili all’identificazione dei responsabili dell’omicidio di Jaylen Griffin.

Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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Calabria

San Ferdinando (RC) | Rapinatori messi in fuga dal sistema di sicurezza dell’ufficio postale

Questa mattina, un tentativo di rapina all’ufficio postale di San Ferdinando è stato rapidamente sventato grazie all’efficace sistema di sicurezza presente nell’edificio. Tre malintenzionati, mascherati per non farsi riconoscere, hanno cercato di mettere in atto il colpo, ma sono stati messi in fuga dai dispositivi di protezione.

I ritardatori di apertura delle casseforti, insieme a un sistema di allarme collegato direttamente alle forze dell’ordine, hanno rappresentato un deterrente cruciale, impedendo così ai rapinatori di completare la loro azione. Durante l’incidente, una decina di utenti si trovava all’interno dell’ufficio postale, ma nessuno è rimasto ferito.

L’episodio sottolinea l’importanza di investire in sistemi di sicurezza efficienti, che non solo proteggono i beni, ma garantiscono anche la sicurezza delle persone. La prontezza delle forze dell’ordine, attivate immediatamente dall’allerta, ha contribuito a mantenere la calma e a garantire che la situazione non degenerasse ulteriormente. Le autorità stanno ora indagando per identificare i responsabili del tentativo di rapina e per prevenire simili eventi in futuro.

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Cronaca

Bolzano | Operazione antidroga: arrestato spacciatore

Questura di Bolzano

Ieri pomeriggio, la sezione Narcotici della Squadra Mobile di Bolzano ha portato a termine un’operazione mirata nel quartiere Don Bosco, in risposta a diverse segnalazioni riguardanti movimenti sospetti in un condominio di via Resia. Durante un appostamento, gli agenti hanno notato un uomo, successivamente identificato come M. O., 44 anni, mentre si trovava a bordo di un’auto di lusso nei pressi della sua residenza.

Sottoposto a perquisizione personale, il soggetto ha mostrato segni evidenti di nervosismo, ammettendo di avere una piccola quantità di cocaina in casa. Tuttavia, una successiva perquisizione domiciliare ha rivelato un quantitativo ben più consistente: 39 grammi di cocaina, nascosti in un barattolo di vetro mescolato a Nutella, insieme a strumenti per il confezionamento e bilancini di precisione.

M. O., con un passato di precedenti penali legati allo spaccio, è stato arrestato e messo a disposizione della Procura. Il Questore di Bolzano, Paolo Sartori, ha sottolineato l’importanza di combattere il fenomeno della droga nella provincia, evidenziando i gravi rischi per i giovani e per la sicurezza pubblica. In aggiunta, è stata avviata la procedura per l’adozione di misure di prevenzione nei confronti dell’individuo arrestato, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di stupefacenti.

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