Cronaca

Palermo | E’ morto Vincenzo Agostino: aveva dedicato la sua vita alla ricerca della verità sulla morte figlio ucciso dalla mafia

La barba di Vincenzo Agostino era diventata un simbolo della sua battaglia contro la mafia, ma soprattutto della sua incessante ricerca della verità. È venuto a mancare all’età di 87 anni, Vincenzo Agostino, padre dell’agente di polizia Nino, assassinato da Cosa Nostra insieme alla moglie Ida Castelluccio, incinta di qualche mese, nell’agosto del 1989. Lo scorso ottobre, dopo la conferma in appello dell’ergastolo per il boss Nino Madonia, Agostino aveva ricevuto una prima risposta riguardo all’omicidio del figlio poliziotto. Una magra consolazione dopo anni di dolore, che purtroppo non ha potuto condividere con la sua amata moglie Augusta Schiera, scomparsa nel 2019.

Dopo la condanna di Madonia, che ha negato di essere l’assassino del poliziotto, Vincenzo Agostino si era detto “soddisfatto perché hanno condannato il macellaio di mio figlio e di mia nuora. Soddisfatto anche per mia moglie, desideravo tanto che ci fosse anche lei accanto a me. Ora toglierò la scritta sulla sua lapide, ‘morta in attesa di verità e giustizia’. Finalmente – aveva detto – si è fatta luce. Non soltanto per me e per la mia famiglia”. Agostino, che aveva assistito a tutte le udienze del processo in abbreviato a Madonia e anche a quelle a carico di Gaetano Scotto e Francesco Paolo Rizzuto, aveva aggiunto: “Si sta avvicinando il giorno in cui potrei tagliare la barba”. L’ultima volta lo aveva fatto il 5 agosto ’89, il giorno del delitto. “A nome mio e dell’Amministrazione comunale – ha detto il sindaco Roberto Lagalla – esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Vincenzo Agostino. Il suo impegno civile, finalizzato alla ricerca della verità sulla morte del figlio Nino Agostino, l’agente di polizia ucciso, insieme alla moglie Ida Castelluccio, dalla mafia, deve continuare a rappresentare uno sprone per le istituzioni e la magistratura per arrivare a una verità completa su questo omicidio”.

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