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Cronaca

Catania | Kalashnikov e mitragliatrici: il clan Arena pronto alla guerra

repertorio

Non solo un fiorente traffico di sostanze stupefacenti nelle due piazze di spaccio situate in viale Moncada. Durante le indagini che hanno portato al blitz nell’ambito dell’operazione “Terzo Capitolo”, è emersa anche una considerevole disponibilità di armi da fuoco nelle mani del clan Arena, comprese quelle di tipo militare.

Secondo quanto descritto dal Giudice per le Indagini Preliminari nell’ordinanza, il possesso di armi rappresenta un aspetto di vitale importanza per il gruppo criminale, quasi pari al traffico di droga, evidenziando una chiara consapevolezza collettiva e un impegno condiviso nella loro gestione. Le armi non sono considerate come proprietà individuali, ma piuttosto come strumenti al servizio degli obiettivi comuni del gruppo.

Le intercettazioni effettuate rivelano che i membri del gruppo avevano accesso a armi da fuoco avanzate, tra cui fucili mitragliatori Kalashnikov (AK-47) e pistole mitragliatrici Skorpion. Tali conversazioni, insieme ai sequestri di armi effettuati dalle forze dell’ordine, indicano non solo la disponibilità di armi da parte del gruppo criminale, ma anche la loro familiarità e la propensione al loro utilizzo. L’effettivo possesso di armi avanzate, compresi fucili mitragliatori, e le discussioni riguardanti il loro impiego in contesti violenti, evidenziano la volontà del gruppo di esercitare violenza e intimidazione per il controllo del territorio, scoraggiando eventuali “invasori”.

Marco Turchetti risulta essere una figura centrale nell’organizzazione anche in questo caso. Le intercettazioni mostrano il suo coinvolgimento diretto nella gestione e nell’occultamento di armi da fuoco, come il Kalashnikov. Turchetti discute apertamente di acquisti, possesso e utilizzo delle armi, dimostrando familiarità e competenza.

In una conversazione con la sua fidanzata, Turchetti confida che le armi erano nascoste o “murate” all’interno di una struttura nel quartiere, attraverso lavori edili. Questo viene confermato durante la scarcerazione del padre Rosario, quando Turchetti discute con lui su alcuni lavori edili effettuati per nascondere le armi, menzionando l’uso di pepe per ingannare eventuali cani antidroga.

Le intercettazioni rivelano anche le complesse dinamiche interne al clan, mostrando tensioni e alleanze tra diversi gruppi e individui. In una telefonata con Domenico Querulo, Turchetti discute dell’acquisto di un’arma da fuoco di origine sovietica, sottolineando l’importanza di garantire la disponibilità dei colpi per l’arma.

L’analisi complessiva del materiale informativo raccolto evidenzia quindi una realtà in cui un gruppo organizzato disponeva di armi e le utilizzava per addestramento, pianificare atti di violenza e adottare strategie sofisticate per nascondere e ingannare le forze dell’ordine. Oltre alla disponibilità, le discussioni intercettate mostrano come i membri del gruppo si fossero esercitati in preparazione e volontà di utilizzare le armi qualora fosse stato necessario.

Cronaca

Ferrara | Arrestato 25enne di Comacchio, sequestrati oltre 3,5 kg di stupefacenti conservata in frigo

I Carabinieri della Stazione di Lido degli Estensi hanno arrestato in flagranza un 25enne di Comacchio per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. L’operazione è scattata dopo diverse segnalazioni riguardanti un insolito via vai di persone da un’abitazione del paese. I militari hanno deciso di monitorare la situazione e, nel pomeriggio di domenica, hanno fermato un giovane subito dopo aver acquistato una dose di cocaina.

Dopo il controllo del cliente, i Carabinieri sono entrati nell’abitazione, occupata dal 25enne, incensurato e disoccupato. All’interno della casa, una villetta a schiera, è stata rinvenuta una grande quantità di droga: oltre 3,5 kg di hashish, quasi 1 kg di marijuana e alcune dosi di cocaina. Le sostanze erano nascoste in un frigorifero e nella mansarda, con dosi già pronte per la vendita e materiale per il confezionamento.

Insieme alla droga, i Carabinieri hanno sequestrato anche lo smartphone del giovane e oltre 2000 euro in contanti, considerati proventi dell’attività di spaccio. Il 25enne è stato arrestato e portato al carcere di Ferrara. In seguito, il Tribunale ha convalidato l’arresto e ha disposto per lui la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Comacchio.

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Cronaca

Lecce | Nel garage chili di droga, pistole e munizioni: un arresto

I Carabinieri del Nucleo Investigativo, impegnati in un’operazione antidroga, hanno arrestato un 32enne già noto alle forze dell’ordine nella tarda serata di ieri. L’uomo, fermato mentre stava per salire sulla sua moto, ha mostrato chiari segni di nervosismo che hanno insospettito i militari. Dopo avergli chiesto se fosse in possesso di sostanze stupefacenti, il 32enne ha consegnato spontaneamente una busta contenente circa due chili e mezzo di hashish.

La successiva perquisizione nel garage dell’uomo ha portato al sequestro di altri tre chili di hashish, confezionati in panetti contrassegnati da loghi colorati, una pratica comune tra gli spacciatori per attrarre clienti, specialmente i più giovani. Inoltre, in un secondo garage, i Carabinieri hanno scoperto un chilo e mezzo di cocaina già divisa in dosi, oltre sei chili di marijuana, e tre pistole clandestine con matricole cancellate o assenti, di cui una semiautomatica carica e pronta all’uso, insieme a centinaia di munizioni e una pistola lanciarazzi.

Nella perquisizione sono stati anche rinvenuti oltre 5000 euro in contanti, presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. L’uomo è stato quindi arrestato e trasferito in carcere con l’accusa di detenzione illecita di stupefacenti e possesso illegale di armi clandestine e munizioni.

Le sostanze sequestrate saranno sottoposte a test per determinarne il principio attivo, mentre le armi saranno esaminate dai Carabinieri del RIS per verificare eventuali collegamenti con precedenti crimini. Si ricorda che l’uomo, essendo ancora nella fase delle indagini preliminari, è presunto innocente fino a sentenza definitiva.

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Cronaca

Milano | Cocaina, droga rosa e soldi nascosti nella lavatrice: la Polizia di Stato arresta 51enne

La Polizia di Stato ha arrestato a Milano un cittadino albanese di 51 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

L’arresto è avvenuto nel pomeriggio di ieri, quando gli agenti della 6° Sezione della Squadra Mobile, impegnati in un’operazione di contrasto allo spaccio in zone centrali della città come Brera e Moscova, hanno notato il comportamento sospetto dell’uomo in piazza Repubblica. Il 51enne, alla guida della sua auto, sembrava preoccupato di non essere seguito. Dopo essersi fermato in viale Tunisia e aver incontrato un uomo di 44 anni in via Vittor Pisani, ha effettuato uno scambio sospetto.

Il 44enne è stato fermato e trovato in possesso di quattro dosi di cocaina appena acquistate. Successivamente, i poliziotti hanno bloccato il 51enne, che nascondeva negli slip 24 bustine di cocaina e 6 bustine di 2-CB. Inoltre, portava con sé 7350 euro in contanti, insieme a 315 euro nelle tasche e due cellulari.

Durante la perquisizione presso la sua abitazione nella zona Barona, gli agenti hanno rinvenuto ulteriori 20 involucri di 2-CB e strumenti per il confezionamento della droga, oltre a 10.000 euro in contanti nascosti all’interno della lavatrice.

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