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Cronaca

Foggia | Francesco Carlucci, 63enne, morto strangolato dal cavo mentre fa kitesurf

profilo FB di Francesco Carlucci

Una tragedia si è consumata durante una sessione di kitesurf. Francesco Carlucci, un uomo di 63 anni di Foggia, ha perso la vita la mattina di Pasqua nelle acque antistanti un villaggio turistico a Vieste, rinomata località balneare nel Parco Nazionale del Gargano, tra Capo Vieste e l’Isola della Chianca.

Carlucci si trovava sul Gargano in compagnia di amici e stava praticando kitesurf quando è caduto in mare, presumibilmente rimanendo impigliato nel cavo del kite. Nonostante i tentativi di soccorso da parte degli amici e del personale sanitario del 118, ogni sforzo è stato vano. Il mare era particolarmente agitato al momento dell’incidente. Sono in corso indagini per chiarire la dinamica esatta dell’accaduto. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera e i carabinieri della città del faro.

Gli amici di Carlucci sono devastati e increduli per l’esito tragico dell’evento. “Franco, ci siamo salutati prima di entrare in acqua, non doveva finire così”, ha testimoniato Mike. La notizia ha suscitato un’ondata di cordoglio sui social network. “A Franco, instancabile lavoratore, atleta, amico e persona sempre allegra, positiva e splendida. Te ne sei andato facendo ciò che hai sempre amato. Ti amerò per sempre”, ha scritto Alessandro su Facebook. Il messaggio di Lory è commovente: “Questa mattina mi hai mandato un messaggio di buona Pasqua e poi? Non può essere vero, mi mancherà tantissimo il tuo ‘buongiorno'”. Anche Denise esprime il suo dolore: “Non doveva andare così, sarai sempre il mio istruttore preferito. Un abbraccio fino in cielo”.

Francesco Carlucci viene ricordato da tutti coloro che lo hanno conosciuto come una persona piena di energia, disponibile, sorridente e ottimista.

Cronaca

Andria | Operazione “Raptor”: 6 Arresti per Furti, Rapine e Riciclaggio di Veicoli VIDEO

Nelle prime ore di oggi, circa 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari e dal Nucleo Cinofili di Modugno, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata ad Andria. L’operazione, denominata “Raptor”, ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Trani, su richiesta della Procura della Repubblica.

Le indagini, avviate nel dicembre 2023 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno consentito di identificare e arrestare sei persone, tutte residenti ad Andria, ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a furti, rapine e riciclaggio di veicoli. Di queste sei persone, quattro sono state condotte in carcere, mentre due sono state poste agli arresti domiciliari.

Le indagini, condotte dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo dei Carabinieri, hanno permesso di ricostruire l’attività criminale del gruppo, il quale avrebbe orchestrato una serie di azioni illegali nella zona, concentrandosi principalmente su furti e rapine, con un successivo riciclaggio dei veicoli rubati.

I dettagli dell’operazione “Raptor” saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista per le ore 09:15 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani.

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Abruzzo

Ancona | Dà in escandescenza in Ospedale: intervengono i poliziotti del Posto Fisso

Nel pomeriggio di ieri, i poliziotti del Posto Fisso dell’Ospedale Torrette di Ancona, con il supporto degli agenti della Volante, sono intervenuti per calmare un uomo in forte stato di agitazione. I poliziotti hanno notato due uomini nei pressi del Pronto Soccorso, coinvolti in un’accesa lite, con uno di loro che gridava frasi in arabo mentre l’altro tentava di calmarlo. Dopo averli identificati come due fratelli tunisini di circa 40 e 45 anni, si è scoperto che uno dei due, recatosi all’ospedale per degli accertamenti medici, aveva improvvisamente scatenato la sua ira, prendendosela con il fratello e danneggiando con calci e pugni alcune auto parcheggiate.

I medici sono intervenuti per fornire le cure necessarie all’uomo, mentre gli agenti hanno garantito la sicurezza del personale sanitario, evitando che la situazione degenerasse. Il pronto intervento della polizia, insieme al presidio fisso presente nell’ospedale, ha assicurato la sicurezza dell’area e la tranquillità per medici e infermieri.

Il sistema di sicurezza integrato dell’Ospedale Torrette, che include la collaborazione tra Polizia di Stato e guardie giurate, ha dimostrato la sua efficacia, consentendo di prevenire situazioni di rischio e garantendo il regolare svolgimento delle attività sanitarie. Secondo il Questore di Ancona, l’attenzione della Polizia di Stato è costante in tutti i luoghi di rilevanza per la comunità marchigiana, al fine di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.

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Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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