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Attualità

Roma | Liceo Plinio, studenti aggrediti mentre strappavano i manifesti di estrema destra

Nella mattina di mercoledì 27 marzo, davanti alla sede del liceo scientifico Plinio Seniore in via Palestro, si sono verificati momenti di tensione segnalati dagli attivisti del collettivo studentesco “20 novembre”. Secondo quanto riportato dal collettivo, un loro attivista è stato aggredito da un militante di Azione studentesca.

Tutto è cominciato quando alcuni studenti hanno trovato affissi ai muri della scuola dei manifesti del gruppo studentesco di destra e hanno iniziato a rimuoverli, come già accaduto in precedenza. A quel punto, si sono verificate delle tensioni: “Mentre stavano pulendo il muro di via Palestro, un militante di Azione studentesca è intervenuto aggredendo un nostro compagno. Il giovane neofascista ha iniziato a spingere via il nostro compagno ogni volta che si avvicinava ai manifesti, arrivando in alcuni momenti anche a mettergli le mani al collo. Come collettivo, ci opponiamo da sempre al loro metodo e alle loro rivendicazioni neofasciste, che mirano a instaurare un clima di paura nella nostra comunità. Dall’insediamento del Governo Meloni, le giovanili neofasciste si sono sentite legittimate ad uscire allo scoperto”.

Fortunatamente, la situazione non è degenerata, ma gli attivisti vogliono sottolineare che “tutta la comunità studentesca ha potuto vedere la loro natura violenta e intimidatoria, il loro metodo che non conosce il dialogo. Anche oggi ribadiamo forte che il Plinio è una scuola libera e in quanto tale è antifascista, non lasceremo che chi vuole opprimere e impaurire abbia spazio, non lasceremo che i loro metodi violenti possano entrare nella quotidianità della nostra scuola”.

Nel novembre del 2022, Francesco Todde, responsabile romano di Gioventù nazionale, aveva denunciato l’aggressione di due militanti di Azione studentesca da parte di un gruppo di ragazzi di “estrema sinistra”, puntando il dito contro i collettivi della Sapienza e del liceo Plinio. Tuttavia, la Questura aveva smentito l’aggressione, affermando che non risultavano scontri tra gruppi opposti. L’episodio era già diventato un caso politico, così come quello più recente dello studente del liceo Righi che, in Senato, aveva mimato con le mani il segno di una pistola rivolta alla premier Giorgia Meloni. Quest’ultimo studente è stato poi punito con un giorno di sospensione e un libro da leggere. La preside del liceo, Cinzia Giacomobono, si è detta “soddisfatta per aver trattato una questione così delicata e divenuta di rilevanza nazionale, in maniera costruttiva per lo studente e per tutta la comunità scolastica. L’intento della scuola è educativo e non repressivo. Sono convinta che da questa vicenda tutti abbiano imparato qualcosa”.

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Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –

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Alluvione in Emilia-Romagna, dal Governo 20 mln dopo stato di emergenza

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha presieduto una riunione in videocollegamento con l’Emilia Romagna sull’emergenza causata dal maltempo che ha colpito la regione. Alla riunione hanno partecipato il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, il vicepresidente facente funzioni della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo, il capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabio Ciciliano, e il commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione verificatasi in Emilia Romagna, Toscana e Marche, Francesco Paolo Figliuolo.

Meloni ha ribadito la solidarietà del Governo alla popolazione colpita dalle violente calamità naturali dei giorni scorsi e ha acquisito le informazioni più recenti sulla situazione degli sfollati e sull’andamento dei soccorsi.
Inoltre, ha assicurato che, non appena giungerà al Governo la richiesta di dichiarazione dello stato d’emergenza da parte della Regione Emilia Romagna, sarà convocato un Consiglio dei ministri che provvederà a stanziare 20 milioni per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali, e che ulteriori stanziamenti saranno resi disponibili all’esito delle ricognizioni successive all’emergenza.

– Foto Agenzia Fotogramma –

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Castrovillari (CS) | Reparti ospedalieri otorino e pneumologia a rischio chiusura

L’ospedale “Pasquale Ferrari” sta affrontando gravi difficoltà operative, in particolare nei reparti di Otorinolaringoiatria e Pneumologia. Nonostante gli sforzi degli operatori sanitari, la situazione continua a destare preoccupazione: l’Otorino è a rischio di chiusura e la Pneumologia fatica a mantenere un numero adeguato di medici.

A settembre, l’assenza di un potenziamento significativo del personale ha aggravato le emergenze già esistenti. Con due medici in procinto di lasciare il servizio, l’Otorino si trova in una situazione critica, mentre la Pneumologia è in continua ricerca di nuovo personale, sia medico che infermieristico.

Questi problemi non sono nuovi; le difficoltà si accumulano da tempo e necessitano di interventi urgenti. Le lunghe liste d’attesa e la crescente richiesta di servizi ambulatoriali da parte della comunità locale evidenziano l’importanza di una sanità pubblica efficiente e reattiva.

Anche altri reparti, come Neurologia e Gastroenterologia, si trovano in una fase di emergenza. Le attese per le cure sono sempre più pesanti, mentre i lavori previsti per il Pronto Soccorso non sembrano risolvere i problemi strutturali più ampi che affliggono l’ospedale.

Un’altra questione cruciale è la situazione dell’Ortopedia-Traumatologia, chiusa nel 2014 e riaperta solo parzialmente successivamente. Nonostante gli annunci di un nuovo team medico e di piani per ripristinare i ricoveri, l’assenza di azioni concrete da parte dell’Asp ha portato a un immobilismo preoccupante.

In sintesi, il “Pasquale Ferrari” ha bisogno urgente di un rafforzamento del personale per poter ripristinare l’efficacia dei suoi servizi. Solo un investimento mirato e tempestivo nel capitale umano potrà garantire un futuro più stabile e di qualità per la sanità locale.

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