Lazio
Cdm approva test psicoattitudinali per i magistrati e nuova stretta sul Superbonus
Il Consiglio dei Ministri ha votato a favore dell’introduzione dei test psicoattitudinali come requisito per l’accesso alla professione di magistrato. Questi test saranno applicati ai concorsi pubblici pubblicati a partire dal 2026, con il Csm responsabile della nomina dei docenti universitari in materia psicologica che formeranno la commissione esaminatrice. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha proposto un nuovo decreto legge per limitare ulteriormente il Superbonus al fine di controllarne i costi. La commissione esaminatrice valuterà i candidati sia sulla base delle prove scritte sia tramite colloqui psicoattitudinali. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha sottolineato che non c’è alcuna interferenza governativa nei confronti della magistratura.
Tuttavia, il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, ha espresso preoccupazione riguardo alla potenziale arbitrarietà nei giudizi. Ha criticato l’idea che qualcuno debba determinare quale personalità sia adatta per diventare magistrato. Nel frattempo, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato misure volte a limitare ulteriormente il Superbonus edilizio per affrontare i suoi impatti finanziari negativi.
Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato un disegno di legge di semplificazione che mira a contrastare i “diplomifici” e a migliorare la continuità didattica per gli studenti con disabilità. Le scuole paritarie dovranno adottare strumenti digitali per migliorare la comunicazione con le famiglie e sarà limitata la possibilità di recuperare gli anni scolastici persi in queste istituzioni. Inoltre, sono stati sciolti due comuni e prorogati i commissariamenti per altri tre.
Cronaca
Latina | Tre stranieri colpiti da DASPO Urbano a Terracina
Il Questore di Latina ha recentemente emesso un provvedimento di “DASPO urbano” nei confronti di tre cittadini di origine tunisina coinvolti in una serie di incidenti violenti a Terracina. Questa misura, nota come Divieto di Accesso ai Luoghi di Intrattenimento e Ritrovo (DACUR), si inserisce in un’ampia strategia per contrastare la violenza nelle aree della movida.
L’episodio che ha portato a tale decisione è avvenuto il 26 giugno, quando i tre individui sono stati protagonisti di una violenta rissa davanti a vari esercizi commerciali. Le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza hanno mostrato chiaramente comportamenti aggressivi, inclusi calci, pugni e l’uso di una mazza da baseball. L’intervento delle forze dell’ordine, che ha incluso anche un confronto diretto con i sospetti presso il Commissariato di Polizia, ha visto i poliziotti stessi coinvolti in alterchi fisici, riportando ferite durante la colluttazione.
I tre uomini sono stati denunciati per rissa aggravata e lesioni a pubblico ufficiale. Inoltre, per garantire un’adeguata risposta ai comportamenti violenti e preservare l’ordine pubblico, il Questore ha disposto il divieto di accesso per due anni ai locali pubblici, come pub, bar, ristoranti e discoteche situati nel centro di Terracina.
Qualora i destinatari violassero questo divieto, rischiano pene detentive da sei mesi a due anni e multe comprese tra 10.000 e 24.000 euro. Questa misura mira a prevenire ulteriori episodi di violenza e a garantire la sicurezza dei luoghi di ritrovo pubblici nella città.
Cronaca
Itri (LT) | Arestato un cittadino per minacce e porto d’armi
Il 17 settembre a Itri (LT), i Carabinieri del N.O.R. – Sezione Radiomobile di Formia hanno avviato un’indagine su un uomo di 49 anni originario di Itri, accusato di minacce aggravate e di porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’uomo è stato denunciato dopo un episodio avvenuto nel pomeriggio, durante il quale avrebbe minacciato di morte un parente di 55 anni. L’aggressore è stato trovato in possesso di un coltello di 14 cm, che è stato successivamente sequestrato dai militari. L’indagine ha portato alla sua identificazione e alla segnalazione alla magistratura competente.
Cronaca
Carpineto Romano (RM) | Due denunciati per taglio illegale di alberi
I Carabinieri della Stazione di Carpineto Romano, con il supporto del Nucleo Carabinieri Forestale locale, hanno recentemente individuato e denunciato due individui della provincia di Latina, accusati di furto aggravato di alberi da fusto. I due, di 53 e 28 anni, sono stati sorpresi mentre trasportavano legname appena tagliato, utilizzando un veicolo e tre muli.
Durante le operazioni di controllo, i militari hanno trovato attrezzi da taglio nascosti nel veicolo e circa 20 quintali di legna, proveniente da 20 alberi di leccio. Il legname è stato restituito al proprietario del terreno, mentre il veicolo e i muli utilizzati sono stati sequestrati.
I due sospetti sono stati denunciati per furto aggravato in concorso. È fondamentale ricordare che, in attesa di una condanna definitiva, gli indagati devono essere considerati innocenti. Questa operazione fa parte di un ampio piano di prevenzione contro il taglio illegale di alberi, che proseguirà nei prossimi giorni e si estenderà anche ai comuni vicini di Montelanico, Gorga, Gavignano, Segni e Colleferro.
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