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Cronaca

Padova | Questore gli ritira armi e licenza per il cane ucciso a fucilate

Il Questore di Padova Marco Odorisio ha emesso un provvedimento per il ritiro di sei fucili, due pistole e 48 cartucce di vario calibro a un uomo di 64 anni residente a Lozzo Atestino, in provincia. Questo intervento è stato deciso dopo che l’uomo aveva ucciso un cane sparandogli cinque volte con un fucile venerdì scorso.

Gli agenti della divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura hanno notificato il provvedimento cautelare ieri, recandosi presso l’abitazione dell’individuo. Inoltre, sono state ritirate la licenza di porto di fucile per uso venatorio e la relativa denuncia di detenzione delle armi.

La decisione è stata presa poiché si è riscontrato un affievolimento e una mancanza di responsabilità nella gestione delle armi da parte dell’uomo, come dimostrato dal tragico episodio dell’uccisione del cane. La Questura non esclude la possibilità di altri abusi nell’uso delle armi da parte del soggetto coinvolto.

L’associazione “Centopercentoanimalisti” ha denunciato l’accaduto, supportando la propria testimonianza con foto e video del cane ucciso, un pastore australiano. Il fucile è stato immediatamente sequestrato dai Carabinieri.

Cronaca

Bari | Traffico illecito di sostanze stupefacenti: 12 arresti della Dia

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un’importante operazione a Foggia, dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Bari. Questa operazione ha coinvolto 12 persone, di cui 11 sono state portate in carcere e 1 agli arresti domiciliari, accusate di far parte di un’organizzazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno messo in luce un’organizzazione attiva tra il luglio 2020 e il novembre 2021, responsabile della distribuzione di oltre 20 chilogrammi di cocaina sul mercato illecito, corrispondenti a circa 83.000 dosi e a un valore di mercato stimato di circa 6,6 milioni di euro. Durante le operazioni sono stati sequestrati più di 10 chilogrammi di droga, caratterizzati da un elevato grado di purezza, e due ordigni artigianali con potenziale offensivo.

In un contesto correlato, nel settembre 2022, erano già stati sequestrati ulteriori stupefacenti e beni per un valore complessivo di circa 200.000 euro. Complessivamente, il giro d’affari dell’organizzazione era stimato attorno ai 3,5 milioni di euro.

In aggiunta agli arresti, è in corso il sequestro di beni accumulati illegalmente, comprendenti immobili, conti correnti e beni mobili, per un valore che supera i 600.000 euro. Inoltre, 15 persone sono state invitate a comparire per interrogatori preventivi presso il tribunale di Bari, mentre le indagini continuano a fare luce sull’intera rete criminale.

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Basilicata

Tursi (MT) | Ingiurie e vessazioni ai danni della madre, 40enne allontanato da casa

Un uomo di 40 anni è stato allontanato dalla sua abitazione a Tursi, in provincia di Matera, a seguito di un provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Matera. Questa decisione è stata presa dopo che sono emersi gravi episodi di ingiurie e maltrattamenti nei confronti della madre anziana, che si protrattavano da circa un anno.

Le indagini hanno rivelato che l’uomo non solo maltrattava verbalmente la madre, ma ha anche danneggiato arredi e suppellettili della casa, causando danni irreparabili in alcune occasioni. In aggiunta all’allontanamento, i Carabinieri hanno sequestrato le armi che l’uomo possedeva legalmente, ritenendo che la sua condotta avesse compromesso la sua affidabilità nel mantenere il possesso di tali armi.

Questo intervento sottolinea l’importanza di proteggere le vittime di violenza domestica e di garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili.

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Campania

Napoli | La città ricorda Giancarlo Siani a 39 anni dalla morte

Oggi Napoli ha ricordato Giancarlo Siani, il giovane giornalista ucciso dalla camorra 39 anni fa, con una toccante cerimonia presso le Rampe a lui dedicate, luogo in cui fu brutalmente assassinato. Alla commemorazione, alla presenza di autorità cittadine e numerosi studenti, si è rinnovato il messaggio di lotta alla criminalità organizzata, con la ferma volontà di non dimenticare le vittime di questa violenza.

Paolo Siani, fratello di Giancarlo, ha ribadito l’importanza di mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita per combattere l’illegalità: “Ricordare le vittime è la nostra risposta non violenta alla mafia, guai se ci fermassimo, sarebbe una vittoria per loro”. Un invito, soprattutto ai giovani, a conoscere e riflettere sulle conseguenze delle azioni criminali, visitando luoghi simbolo come le Rampe Siani e San Giorgio a Cremano, dove si trova la Mehari su cui viaggiava il giornalista de Il Mattino.

Gli studenti dell’Istituto Siani di Napoli hanno partecipato attivamente alla cerimonia, esponendo uno striscione raffigurante la Mehari e con la scritta “Non muore mai chi si batte per la verità”, un messaggio potente e diretto alle nuove generazioni.

Accanto ai familiari di Giancarlo, erano presenti il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il prefetto Michele di Bari, il questore Maurizio Agricola e altre personalità istituzionali. Il prefetto di Bari ha ricordato Siani come un simbolo del coraggio e dell’integrità, un esempio per tutti coloro che credono nella giustizia e nella legalità: “Siani è morto fisicamente, ma il suo spirito continua a vivere nei cuori di chi combatte per il cambiamento”.

La giornata di commemorazione si è conclusa con l’impegno condiviso di continuare a lottare contro la criminalità, affinché la memoria di chi è caduto non venga mai offuscata, ma anzi sia faro di speranza e giustizia per le generazioni future.

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