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Abruzzo

Scoppio (AQ) | 70 anni fa il ritrovamento del Mammut

Esattamente 70 anni fa, il 25 marzo 1954, si verificò il primo rinvenimento presso la Fornace Santarelli a Madonna della Strada, frazione di Scoppito (L’Aquila). L’esemplare, uno dei più completi trovati in Europa, fu scoperto in una cava di argilla utilizzata per la produzione di laterizi, sul piano antistante al fronte di cava, durante un saggio di perforazione per ricerca d’acqua. A meno di 1 metro di profondità, nel banco di sabbia immediatamente sottostante alle argille, si trovò questa incredibile scoperta. Sebbene le prime segnalazioni di resti fossili di elefante risalgano all’ottocento e si riferiscano ai rinvenimenti a Pagliare di Sassa, nelle vicinanze della chiesa di San Pietro, il sito di Madonna della Strada resta il giacimento più significativo. Questa scoperta eccezionale – il Mammut è oggi un simbolo identitario del capoluogo – fu accuratamente documentata con foto, pubblicazioni e video. Il 31 marzo di quell’anno, l’Istituto Luce realizzò un documentario dal titolo “Uscito dalla Preistoria”. A gennaio, il Munda ha acquisito una documentazione di rilievo, parzialmente inedita, sul ritrovamento del fossile. Le eredi dell’ingegner Mario Santarelli, Cecilia ed Eugenia, proprietarie della cava attiva fino agli anni ’70, hanno donato 23 foto originali scattate durante la scoperta. Questa mattina, l’archeologa Maria Rita Copersino ha incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo Comenio presso la Scuola Primaria S. Foruli. Nel pomeriggio, a partire dalle 17.30, la Sala Polivalente di Collettara, un’altra frazione di Scoppito, ospiterà una tavola rotonda. I saluti istituzionali saranno affidati al sindaco di Scoppito, Loreto Lombardi, e alla dirigente del Munda (Museo nazionale d’Abruzzo), Federica Zalabra. Successivamente ci sarà la presentazione del progetto “Terre Sonanti – Il Mammut” a cura di Silvia di Gregorio. È previsto l’intervento di Doriana Legge (referente attività culturali di Ateneo), Anna Romano (24 Luglio), Carlo Nanniccola (Accademia delle Belle Arti) e Maria Rita Copersino (Segretario regionale per il Ministero della Cultura).

Abruzzo

L’Aquila | Arrestato 22enne per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale

repertorio

Un giovane di 22 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Balsorano con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Da tempo il ragazzo, afflitto da problemi di tossicodipendenza, minacciava e maltrattava la madre, una donna di 57 anni, per costringerla a soddisfare le sue richieste. La situazione è degenerata la scorsa notte quando, durante un episodio di violenza, il giovane ha dato fuoco ai propri vestiti all’interno dell’abitazione.

Impaurita, la donna ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente. Al loro arrivo, il comportamento del 22enne è rimasto ostile: ha continuato a minacciare anche i militari e ha opposto resistenza. A causa della gravità della situazione, il giovane è stato arrestato.

Dopo aver completato le formalità dell’arresto, il 22enne è stato trasferito presso il carcere di San Nicola di Avezzano, su disposizione del pubblico ministero di turno.

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Abruzzo

Teramo | 20enne evade dai domiciliari e viene arrestato dopo fuga di mezza giornata

Nella notte, la Squadra Mobile della Questura di Teramo ha arrestato un giovane italiano di 20 anni per il reato di evasione. Il ragazzo, che si trovava ai domiciliari nella sua abitazione di Bellante con l’applicazione del braccialetto elettronico, ha tagliato il dispositivo nel pomeriggio di ieri e si è dato alla fuga. Era sottoposto agli arresti domiciliari per una rapina in concorso commessa il 10 agosto scorso, per la quale era stato fermato dalla stessa Squadra Mobile.

Secondo le accuse, il 20enne e un complice avrebbero fatto irruzione nell’abitazione di una vittima conosciuta da uno di loro, aggredendola violentemente con calci, pugni e colpi alla testa con un bastone. La vittima era stata anche ferita con un coltello alla schiena, prima che i due malviventi rubassero pochi euro, un telefono cellulare e le chiavi di casa.

Dopo una rapida indagine, il giovane è stato rintracciato a Martinsicuro presso l’abitazione della fidanzata. Completate le procedure di arresto, è stato trasferito alla Casa Circondariale di Teramo, dove è ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Abruzzo

Chieti | Provvedimenti di divieto di accesso per tifosi ultras dopo scontri violenti in Autostrada

In seguito agli scontri avvenuti il 25 agosto scorso lungo l’autostrada A-14 nei pressi dell’uscita Val di Sangro, tra tifosi delle squadre di calcio del Giulianova e del Teramo, il Questore di Chieti ha emesso cinque provvedimenti di Divieto di Accesso ai luoghi delle manifestazioni sportive (Da.Spo.) nei confronti dei responsabili delle violenze.

Nel pomeriggio di quella domenica, numerose segnalazioni erano arrivate alla Questura di Chieti riguardo a violenti alterchi tra gruppi di tifosi, molti dei quali erano travisati e armati di bastoni, cinte e fumogeni. Gli scontri avevano causato il blocco del traffico e avevano provocato danni anche all’ambiente circostante, tra cui un principio di incendio estinto successivamente dai Vigili del Fuoco.

L’intervento della Polizia Stradale di Lanciano non aveva trovato i protagonisti degli scontri al loro arrivo, ma aveva recuperato diversi oggetti usati durante la rissa, come bastoni, cinte e resti di fumogeni. I danni includevano anche cocci di bottiglie di vetro sparsi sulle corsie di marcia.

La DIGOS di Chieti, in collaborazione con la DIGOS di Teramo, ha avviato un’indagine approfondita per ricostruire l’accaduto. Attraverso l’analisi di un video breve, divenuto virale online, e delle immagini di videosorveglianza, sono stati identificati alcuni dei partecipanti agli scontri. L’indagine ha permesso di risalire ai veicoli utilizzati e di identificare cinque tifosi ultras del Teramo coinvolti negli episodi violenti.

I cinque soggetti sono stati denunciati alla magistratura per i reati di rissa, porto di armi e oggetti atti ad offendere, attentato alla sicurezza dei trasporti e incendio. I provvedimenti Da.Spo. imposti hanno una durata variabile: due di 3 anni e tre di 5, 6 e 8 anni, a seconda delle recidive degli individui coinvolti.

L’adozione di tali provvedimenti mira a garantire la sicurezza durante le manifestazioni sportive e a prevenire futuri episodi di violenza tra tifoserie.

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