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Cronaca

Torino | Violenza dei tifosi del toro a Borgo Dora: padre e due figli presi a cinghiate

Sabato 2 marzo 2024, a Torino, Reddad Zabraoui, 53 anni, residente da 22 anni in via Borgo Dora, ha assistito a un gruppo di tifosi del Toro che urinavano su un portone nelle vicinanze della sua abitazione. Ha deciso di riprenderli, ma la sua azione è stata accolta con violenza da parte del gruppo, composto principalmente da ubriachi, che si stavano preparando per la partita casalinga contro la Fiorentina prevista per la sera stessa.

Secondo il racconto di Zabraoui a TorinoToday, il gruppo di tifosi, provenienti da un locale nelle vicinanze che vendeva alcol a basso prezzo, ha reagito aggressivamente dopo che suo figlio di 13 anni li ha ripresi mentre urinavano sul portone. Anche se il gruppo di aggressori era composto da circa dieci persone, erano circondati da una cinquantina di tifosi. Il figlio più giovane, di sei anni, è riuscito a scappare a casa, mentre Zabraoui e i suoi due figli maggiori sono stati aggrediti.

Dopo l’aggressione, Zabraoui e i suoi figli sono stati portati all’ospedale Maria Vittoria, dove è stato constatato che ognuno di loro ha riportato una prognosi di cinque giorni. Lunedì 4 marzo, Zabraoui si è recato in questura per sporgere denuncia, indicando che due degli aggressori sono stati identificati. La polizia ha richiesto le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, con la speranza di identificare altri responsabili. Inoltre, è stato diffuso un video che mostra le fasi successive all’aggressione, con molte persone che si sono avvicinate per vedere cosa stesse accadendo.

Cronaca

Lazio | Estorsioni nel Reatino: due arresti

CC Rieti

Negli ultimi giorni, la Stazione Carabinieri di Rieti ha portato a termine un’importante operazione contro l’estorsione, arrestando un trentaseienne e denunciando un sessantaquattrenne. I due sono accusati di aver minacciato un uomo per anni, costringendolo a pagare somme significative di denaro, superando i 30.000 euro, attraverso intimidazioni e aggressioni, anche nei confronti della compagna disabile della vittima.

L’indagine è partita dalla denuncia della vittima, che ha finalmente trovato il coraggio di segnalare le minacce subite. I militari hanno predisposto un servizio di osservazione e, durante un incontro programmato con gli estorsori, hanno colto in flagranza di reato l’autore del ritiro di una somma di denaro. L’operazione ha portato all’identificazione del secondo complice, che è stato denunciato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha convalidato l’arresto e, a fronte delle prove raccolte, ha disposto misure cautelari: uno dei due estorsori è stato trasferito in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. Questa azione segna un passo significativo nella lotta contro l’estorsione e la protezione delle vittime, evidenziando l’importanza della denuncia per combattere tali reati.

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Calabria

Dipignano (CS) | Un caso di infezione da virus West Nile, adottate misure preventive

La frazione di Laurignano, nel Comune di Dipignano, ha affrontato un caso di infezione da virus West Nile, spingendo le autorità locali ad adottare misure preventive per contenere il problema. Gli amministratori hanno emanato un’ordinanza che invita i residenti a contribuire attivamente alla lotta contro la proliferazione delle zanzare, vettori principali della malattia.

Il documento sottolinea l’importanza di mantenere puliti gli spazi pubblici e privati, esortando i cittadini a non lasciare oggetti e contenitori in grado di raccogliere acqua piovana. Tra i materiali da evitare ci sono copertoni, bottiglie, lattine e qualsiasi altro contenitore in cui possa accumularsi acqua stagnante. Questa accortezza è fondamentale per prevenire lo sviluppo delle larve di zanzara, che trovano un ambiente ideale in tali condizioni.

In aggiunta alle misure di sensibilizzazione, la comunità ha già avviato interventi di disinfestazione, mirati a ridurre la popolazione di zanzare nella zona. Queste azioni, coordinate con le raccomandazioni delle autorità sanitarie, mirano a tutelare la salute pubblica e a contenere la diffusione del virus.

I cittadini sono invitati a seguire le indicazioni fornite e a collaborare per garantire un ambiente più sicuro e sano per tutti. La situazione richiede un impegno collettivo per affrontare efficacemente questa emergenza sanitaria.

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Cronaca

Bolzano | Falsificazione di identità alla stazione

Questura di Bolzano

Due cittadini algerini sono stati denunciati dalla Polizia Ferroviaria di Bolzano dopo aver tentato di nascondere la propria identità. L’episodio è avvenuto nella serata di ieri presso la stazione ferroviaria, dove gli agenti, durante i controlli di routine, hanno notato tre giovani che mostrava segni di nervosismo al loro avvicinarsi.

I giovani, che hanno cercato di allontanarsi, sono stati rapidamente fermati dagli agenti. La mancanza di documenti e di un biglietto di viaggio ha spinto gli agenti a portarli in ufficio per un’identificazione più approfondita. Durante il fotosegnalamento, i due uomini hanno fornito false informazioni personali, ma le loro vere identità sono state scoperte grazie alla consultazione della Banca Dati delle Forze di Polizia.

Dopo le verifiche, i due algerini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica e ora sono a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che provvederà all’adozione di decreti di espulsione e ordini di allontanamento dal territorio nazionale.

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