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Liguria

Vezzano Ligure | Sopralluogo della Regione Liguria al cantiere dell’impianto di trattamento dei rifiuti urbani di Saliceti

giovanni toti

Si è tenuto oggi un sopralluogo dei vertici e dei tecnici di Regione Liguria al cantiere dell’impianto di trattamento della Frazione Organica dei Rifiuti Urbani (FORSU) di Saliceti, in Comune di Vezzano Ligure.

Al sopralluogo erano presenti il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore all’Ambiente Giacomo Raul Giampedrone, il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini, il Commissario dell’Agenzia Regionale Ligure per i Rifiuti Monica Giuliano, l’amministratore delegato di Iren Paolo Emilio Signorini, il sindaco di Vezzano Ligure Massimo Bertoni, oltre ai tecnici regionali e ai responsabili di Re. Cos, società che realizzerà l’impianto.

L’impianto, che entra oggi nella fase realizzativa, è destinato al trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani (la FORSU, il cosiddetto “umido”) e della frazione “verde” (sfalci e potature), e tratterà, una volta entrato a regime, 60.000 tonnellate all’anno di materiale.

Il trattamento sarà realizzato attraverso una fase anaerobica, al chiuso e in assenza di ossigeno, che consente di produrre oltre 6 milioni di metri cubi/anno di biometano sostenibile, che sarà immesso nella normale rete di distribuzione gas e destinato all’autotrazione, e oltre 30.000 tonnellate/anno di compost di qualità che verrà utilizzato in agricoltura e nella vivaistica come biofertilizzante.

Il progetto di Recos prevede la collocazione dell’impianto presso il sito di Saliceti, a fianco dell’esistente impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti indifferenziati) con il quale si determineranno sinergie gestionali, strutturali e logistiche, a costituire un vero e proprio Polo Integrato per il trattamento dei rifiuti urbani del levante Ligure, nel rispetto dei principi di prossimità e autosufficienza.
L’area di Saliceti, interamente collocata in area a destinazione industriale, presenta una superficie disponibile di 60.000 mq (per una futura area coperta di 25.000), è già ottimamente collegata con la viabilità autostradale e ferroviaria, con minimizzazione dell’impatto sulla viabilità ordinaria.

“La crescita delle frazioni differenziate di rifiuto urbano che riscontriamo positivamente in tutte le provincie liguri – ha detto Monica Giuliano, commissario ARLIR – necessita di impianti volti a valorizzarne le specificità, all’interno di un sistema che per prossimità e per tecnologie sia performante. L’impianto che verrà realizzato soddisfa queste esigenze e si colloca in un quadro che vedrà nei prossimi anni un sistema sinergico di modalità di raccolte, smaltimenti e valorizzazione di materia”

“La chiusura del ciclo dei rifiuti è un obbiettivo fondamentale che, come amministratori locali, ci dobbiamo porre per la tutela dell’ambiente in cui viviamo. – precisa Pierluigi Peracchini, Presidente della Provincia della Spezia – Serve una capacità di visione d’insieme che coinvolga tutti gli enti, secondo quello che indicano le normative comunitarie. Inoltre, dobbiamo garantire percorsi virtuosi che portino a diminuire il costo delle procedure e quindi a gravare meno sulle bollette degli utenti.”

“L’avvio della fase realizzativa – hanno dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore all’Ambiente Giacomo Giampedrone – ci permette di compiere un passo decisivo verso la chiusura del ciclo dei rifiuti nella nostra regione, rendendo autosufficiente la Liguria in modo che i rifiuti, inviati fino ad oggi fuori regione con importanti costi anche ambientali, possano essere trattati sul territorio in modo sicuro, efficace, efficiente, moderna e ambientalmente sostenibile oltre che in modo sempre più conveniente per i cittadini. L’impianto è dimensionato in modo corretto per smaltire la frazione umida del Tigullio e dello spezzino: in una regione che 8 anni fa abbiamo ereditato senza un piano dei rifiuti e con una situazione definita ‘arcaica’, credo che abbiamo fatto passi avanti importanti. Si tratta quindi di uno step fondamentale anche per l’autosufficienza di tutto il sistema, all’interno del percorso, condiviso con le Province e gli ambiti di attuazione, di quanto previsto nel piano regionale. Questo progetto – hanno concluso – anche a livello nazionale ha ricevuto un oggettivo riconoscimento, con il contributo concesso dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a valere su risorse PNRR di 40 milioni di euro, massimo ammissibile su una spesa complessiva di 52 milioni 400 mila euro”.

“Il Biodigestore è un’ottima notizia per la piena attuazione dell’economia circolare con la produzione di biometano sostenibile e di compost per l’agricoltura – ha sottolineato Paolo Emilio Signorini, AD di Iren – I lavori dureranno circa due anni, con l’avvio della piena operatività a giugno 2026. Si tratta di un tassello di una più ampia serie di interventi che Iren sta realizzando nelle regioni di tradizionale insediamento per rafforzare la sostenibilità del ciclo di trattamento dei rifiuti”.

LE CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
La biodigestione è un processo del tutto naturale che non utilizza alcuna sostanza di sintesi, ma impiega diversi tipi di batteri che trasformano il materiale organico trattato. Dal punto di vista dell’impatto ambientale, tutte le attività dell’impianto, a partire dallo stoccaggio del materiale in entrata, avverranno in fabbricati chiusi dove sarà mantenuta una leggera depressione pneumatica, al fine di evitare fuoriuscite di cattivi odori; tutti gli edifici saranno comunque dotati di sistemi di purificazione dell’aria per l’abbattimento definitivo di ogni odore verso l’esterno. Anche il sistema di deodorizzazione si basa su principi di degradazione naturale delle sostanze organiche volatili ad opera di batteri che si sviluppano all’interno del biofiltro.
Nessun problema neppure per la falda acquifera e per il fiume Magra, non essendo previsto alcuno scarico di percolati o di acque di processo in corpi idrici superficiali o in ambiente: le poche acque di processo saranno ricircolate in impianto e smaltite, tramite rete fognaria o conferimento, presso idonei impianti di trattamento. La distanza dell’impianto, pari ad alcuni chilometri, dalle due principali zone pozzi del territorio, Fornola e Battifollo (ricordiamo che la normativa vigente impone una zona di rispetto e di limitazione delle attività umane, a tutela e salvaguardia della risorsa idrica, pari a 200 metri dall’area di captazione) garantisce, unitamente ai presidi di monitoraggio e controllo, che non vi saranno interferenze con l’acquedotto spezzino.
Infine, l’incremento del traffico generato dalle attività del nuovo impianto, rispetto all’attuale situazione, è quantificabile in 14 camion al giorno, che non impatteranno sulla viabilità ordinaria utilizzando direttamente la vicina autostrada.
Si prevede una tempistica di circa due anni per la fase realizzativa e per l’avvio dell’impianto.
L’importo dei lavori ammonta a circa 69 milioni di euro, per un impianto che a regime impiegherà 20 unità di personale, oltre all’indotto.

Liguria

Laigueglia (SV) | L’olio DOP di Arnasca conquista la Fiera di San Matteo

I laboratori delle “Strade del Mare” alla Fiera di San Matteo a Laigueglia hanno registrato un ulteriore grande successo, grazie alle abilità degli chef Roberta Beltramo e Santino Viaggio e all’olio DOP di Arnasca. La cooperativa olivicoltori, famosa per i suoi “Aperiolio”, ha presentato un menu che esaltava le caratteristiche uniche dell’olio prodotto nel comune di Arnasco.

I visitatori hanno potuto degustare focaccine alla piastra con olio e rosmarino, pane bruschettato con bruss e scaglie di limone, carpaccio di pomodori cuore di bue arrostiti con origano e olive taggiasche, e zucchine trombette grigliate e marinate alla mentuccia.

L’evento, condotto da Franco Laureri, responsabile comunicazione e marketing delle Antiche Vie del Sale, non solo ha celebrato la recente acquisizione della DOP dell’olio di Arnasca, noto per il bouquet fruttato, un basso livello di acidità, alto contenuto di acido linoleico e polifenoli, ma anche la straordinaria caparbietà e resilienza dei soci di questa cooperativa che continua a portare avanti i valori e i saperi dell’agricoltura eroica.

Durante il cooking show, Luciano Gallizia ha organizzato una degustazione didattica, coinvolgendo il pubblico in un concorso per il riconoscimento dell’olio DOP di Arnasca, con il supporto dei giovani chef dell’Istituto Alberghiero Alassio. Il laboratorio ha offerto ai visitatori l’opportunità di scoprire le caratteristiche uniche dell’olio Arnasca, con il supporto dei giovani chef dell’alberghiero di Alassio..

Luciano Gallizia ha dichiarato: “Siamo estremamente grati al Comune di Laigueglia per averci offerto questa straordinaria opportunità. La Fiera di San Matteo è stata una piattaforma eccezionale per mostrare il nostro olio DOP di Arnasca e per condividere con il pubblico la passione e l’impegno che mettiamo nella produzione di un olio di qualità superiore. Questo evento ha rappresentato un momento di grande orgoglio per la nostra cooperativa e per tutto il territorio di Arnasco.”

Alessandro Navone, presidente delle Antiche Vie del Sale, ha affermato: “La Fiera di San Matteo è una vetrina fondamentale per promuovere le realtà locali. Quest’anno è particolarmente significativo, poiché segna un momento cruciale dopo la vittoria del bando della Fondazione San Paolo, con il paese di Arnasco partner del progetto. Stare e fare insieme porterà ricchezza a tutti i paesi soci e garantirà a tutte le comunità delle Antiche Vie Del Sale di emergere come una destinazione turistica forte e competitiva.”

L’evento ha valorizzato l’entroterra ligure e promosso le “Strade del Mare”, le antiche vie Marenco che portavano il sale oltre le Alpi liguri. Grazie al progetto a queste iniziati e alle attività di web marketing, dal nuovo sito internet ai social media, queste piccole comunità attraversate dalle “Vie Marenche” stanno diventando destinazione turistica.  Queste vie ricche di storia e cultura trovano oggi un giusto riconoscimento a Laigueglia, comune socio che, con il suo patrimonio storico e culturale unico, è al centro di questa iniziativa e si pone come veicolo e canale di comunicazione per la valorizzazione dell’entroterra del ponente ligure.

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Liguria

Laigueglia (SV) | La Cucina del Benessere conquista la Fiera di San Matteo

Grande entusiasmo, di grandi e piccini, per il laboratorio della cucina del benessere, guidato dalla rinomata Chef Stefania Alberti e condotto da Franco Laureri.
Un’esperienza ludico-didattica unica, che ha coinvolto mamme e bambini in un viaggio alla scoperta di una sana e corretta alimentazione. L’evento si ispira al progetto “ComMENSAle” della Scuola Libero Badarò e fa parte delle tante iniziative dell’amministrazione comunale del “Borgo più bello d’Italia” dedicate all’educazione a 360 gradi.
Il laboratorio delle Antiche Vie del Sale ha visto protagonisti i giovani chef dell’Istituto alberghiero di Alassio, coordinati dalla docente di alimentazione, professoressa Ariana Zerbone, e dalla Chef Stefania Alberti. Insieme, hanno elaborato una serie di proposte incentrate su alimenti sani, sottolineando l’importanza di una dieta equilibrata per il benessere fisico e mentale.
Durante il laboratorio, i giovani chef hanno esplorato alimenti, ingredienti e ricette, creando soluzioni innovative per rendere il cibo sano più piacevole. Frutta e verdura di stagione hanno sostituito i prodotti confezionati, e il tutto è stato reso divertente attraverso il gioco, trasmettendo il messaggio fondamentale di una corretta alimentazione e dell’attività fisica. Particolare attenzione è stata data ai prodotti tipici del territorio e alla creatività in cucina come elemento fondamentale per abbinare i prodotti in modo non solo originale ma anche sano.
L’evento ha visto una grande partecipazione delle mamme, che hanno supportato i loro bambini impegnati nel ruolo di piccoli chef. La preparazione di una merenda per tutti i visitatori ha messo in evidenza come l’olio DOP della Riviera Ligure e il basilico genovese DOP possano essere protagonisti di una merenda del benessere tutta ligure.
L’educational ha messo in luce le doti della Chef Stefania Alberti: esperta in didattica dell’alimentazione, tiene corsi di cucina per bambini e adulti ed è chef di “Assaggia la Liguria” presso il ristorante La Sosta di Laigueglia. La sua passione per la cucina sana e il suo impegno nella formazione culinaria sono stati elementi chiave del successo del laboratorio.
L’evento rientra nel progetto “Strade del Mare”, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo, che mira a educare le nuove generazioni alla conoscenza della cultura e delle tradizioni legate alle vie Marenche, i tracciati che portavano il sale al di là delle Alpi Liguri.

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Liguria

Ceriale (SV) | “Marino” amico dei cetacei, una tanica per il recupero degli oli alimentari

Non un nuovo gozzo ma una iniziativa per difendere il mare. È quella promossa dal Cantiere Sciallino che lunedì 23 settembre al 64° Salone Nautico Interazionale di Genova, in collaborazione con Nuova C. Plastica, distribuirà gratuitamente il contenitore Marino, realizzato con plastica riciclata certificata, da utilizzare per il recupero degli oli alimentari esausti. Con questa iniziativa Sciallino, che con il suo cantiere di Ceriale, in provincia di Savona, si affaccia sulla Riviera Ligure di Ponente, ed è all’interno di Pelagos e del Santuario dei Cetacei, intende invitare gli amanti del mare a proteggere questa zona di mare compresa tra Sardegna, Toscana, Liguria, Principato di Monaco e Francia.

Pelagos è l’unica area marina internazionale nel Mar Mediterraneo dedicata alla‎ ‎protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat ed è stata istituita nel 1999. Un’area fondamentale per la conservazione di balene, delfini e altre specie marine dove però il traffico marittimo e quello diportistico sono molto intensi. Da qui l’iniziativa di Sciallino che si inserisce nel suo impegno a favore dell’ambiente concretizzata nel lancio nel 2023 dello Sciallino 23 Hybrid con propulsione diesel ed elettrica e con la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di soddisfare gran parte del fabbisogno energetico del Cantiere. Il contenitore Marino, che verrà distribuito gratuitamente da Sciallino soltanto nella giornata di lunedì 23 settembre, è destinato alla raccolta dell’olio alimentare esausto che, se smaltito in modo improprio, può creare una pellicola superficiale che impedisce l’ossigenazione dell’acqua, danneggiando gravemente flora e fauna marine. Se, al contrario, raccolto e riciclato correttamente, l’olio esausto può essere trasformato in biodiesel, saponi, cosmetici e altre materie prime utili. L’invito di Sciallino a tutti gli amanti del mare è quindi di utilizzare Marino per difendere non solo le acque del Santuario dei Cetacei ma tutto il mare con il suo ecosistema sempre più minacciato.

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