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Calabria

Ancora tragedie sulla SS106, morto un 31enne Marco Pezzati calciatore del San Luca

La “Statale della morte” non risparmia nessuno, neanche stavolta, quando ha strappato per sempre Marco Pezzati, un giovane calciatore fiorentino di 31 anni, alla sua famiglia e ai suoi cari. Marco era tornato a giocare per il San Luca da gennaio, dopo aver vestito le maglie di diverse squadre, tra cui il Signa, lo Scandicci (la sua città natale), la Massese, la Fortis Juventus e il Ponsacco. Era un difensore con il vizio del gol, un vero globetrotter della categoria.

Poco dopo la mezzanotte, la sua auto è uscita di strada, lasciando un vuoto profondo e irrimediabile. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nella comunità di Scandicci e nel mondo del calcio fiorentino. Nonostante il girone difficile della Serie D, Marco si era sempre distinto tra i migliori in campo, anche durante il derby contro la Reggina.

Oltre al calcio, un’altra grande passione di Marco era la Fiorentina. Era un tifoso appassionato, affiliato agli ultras della Fiesole e soprannominato “Il Merenda”. Appena poteva, si concedeva il lusso di andare in curva, sia in casa che in trasferta, per sostenere la sua squadra e divertirsi con gli amici.

Il suo compleanno, otto giorni fa, è stato un momento di festa. Marco era arrivato a San Luca per la prima volta il 10 ottobre 2020, mettendosi subito a disposizione dell’allenatore Francesco Cozza. Ha disputato 25 partite e segnato tre gol. Dopo un breve periodo lontano dalla Calabria, è tornato a San Luca il 15 settembre 2022, ma un grave infortunio lo ha tenuto lontano dal campo fino alla fine della stagione. Durante l’ultima stagione, arrivata a San Luca nel mese di dicembre, ha collezionato 12 presenze e un gol importante contro il Canicattì. Complessivamente, a San Luca ha giocato 37 partite e segnato 4 gol.

Purtroppo, il suo percorso si è interrotto dopo essere stato espulso nella partita contro l’Acireale e dover scontare tre giornate di squalifica.

Calabria

Bagnara Calabra (RC) | Denunciate Quattro Persone per Furto di Energia Elettrica, Arrestato un Commerciante

I Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra, in collaborazione con il personale dell’Enel, hanno denunciato quattro persone residenti nella località Solano per furto aggravato di energia elettrica. Le indagini, condotte nell’ambito di un’attività mirata di controllo, hanno rivelato che gli indagati avevano realizzato allacci abusivi alla rete pubblica per alimentare illegalmente le proprie abitazioni.

Nel corso dello stesso controllo, le forze dell’ordine hanno scoperto che un commerciante locale, titolare di un panificio, utilizzava un bypass per alimentare il proprio esercizio commerciale. Questo stratagemma ha causato un danno economico significativo alla società erogatrice del servizio, stimato in circa 100.000 euro. Il commerciante è stato immediatamente arrestato, e il suo arresto è stato convalidato dal GIP del Tribunale di Reggio Calabria.

Tutti gli indagati, oltre ad essere chiamati a risarcire il consumo di energia stimato, dovranno rispondere del reato di furto aggravato. L’operazione rientra nelle attività di controllo e monitoraggio che l’Arma dei Carabinieri svolge costantemente per contrastare gli allacci abusivi e il furto di energia elettrica, reati che causano danni economici rilevanti e compromettono la corretta erogazione dei servizi pubblici essenziali.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vale il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.

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Calabria

Crotone | 31 arresti per associazione mafiosa, estorsione e traffico di droga

I Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, con il supporto delle unità di Catanzaro, Vibo Valentia, Cosenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, hanno eseguito un’importante operazione contro la criminalità organizzata, portando all’arresto di 31 persone. L’operazione è stata condotta sulla base di un provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA).

Le persone arrestate sono accusate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso”, “estorsione”, “usura”, “danneggiamento”, “traffico di stupefacenti” e reati legati al possesso e uso di armi e sostanze esplodenti. Per 15 degli indagati è stata disposta la custodia in carcere, per 7 gli arresti domiciliari, mentre per 9 è stato imposto l’obbligo di dimora.

L’operazione rappresenta un duro colpo alle attività criminali della mafia locale, in particolare per quanto riguarda il controllo del traffico di droga e le pratiche di estorsione. Le indagini, attualmente nella fase preliminare, proseguiranno per accertare ulteriori dettagli sulle attività del gruppo mafioso coinvolto.

I particolari dell’operazione verranno illustrati durante una conferenza stampa che si terrà oggi, 20 settembre, alle ore 11:00 presso la Procura della Repubblica di Catanzaro.

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Calabria

Lamezia Terme (CZ) | Arrestato 37enne per spaccio di droga

Nella giornata odierna, i Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme Sambiase hanno arrestato un uomo di 37 anni in flagranza di reato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione è scaturita da una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione dell’individuo, che ha portato al rinvenimento di circa 30 grammi di cocaina, insieme a piccole quantità di hashish e marijuana.

Durante la perquisizione, i militari hanno anche trovato materiale per il taglio, il peso e il confezionamento della droga. Tutto il materiale sequestrato è stato inviato per ulteriori analisi per confermare la composizione e la quantità esatta delle sostanze stupefacenti.

L’arrestato è stato inizialmente trasferito alla Casa Circondariale di Catanzaro. Successivamente, in sede di udienza di convalida, il Giudice per le Indagini Preliminari (G.I.P.) del Tribunale di Lamezia Terme ha confermato la validità dell’arresto. Su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, l’indagato è stato sottoposto a misure cautelari che includono l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e l’obbligo di presentazione periodica alla Polizia Giudiziaria.

Questa operazione dimostra il continuo impegno delle forze dell’ordine nella lotta contro il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere della comunità. Si ricorda che l’indagato, come previsto dalla legge, non può essere considerato colpevole fino alla pronuncia di una sentenza definitiva.

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