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Cronaca

Venezia | Rapina in gioielleria: caccia ai banditi, indagini in corso

È stata estesa a tutto il Veneto la caccia ai banditi che ieri sera hanno rapinato il negozio Gioielli di Valenza al centro commerciale di Marcon (Venezia), portando via un cospicuo bottino.

Si sa che i criminali, cinque in totale, erano tutti travisati e armati di pistole e armi lunghe, tra cui pare anche un fucile a pompa. Dopo aver rapinato il negozio, sono fuggiti con una Panda rubata qualche giorno prima nella zona e poi abbandonata, e una Golf di cui non si è ancora trovata traccia. È probabile che abbiano utilizzato altre auto parcheggiate in un luogo sicuro per allontanarsi e scomparire.

I carabinieri di Venezia stanno visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza, sia del centro commerciale che delle zone circostanti, per trarre elementi utili per le indagini.

Le due commesse del negozio, dopo essere state inizialmente sentite ieri visto lo stato di choc in cui versavano, verranno interrogate nuovamente oggi. L’azione dei banditi è stata rapida: mentre uno di loro ha immobilizzato una commessa con una stretta al collo, i complici sono entrati nella gioielleria costringendo l’altra dipendente ad aprire le vetrine, da cui sono stati rubati preziosi di gran valore. Anche altri gioielli esposti sono stati sottratti.

Durante la rapina, la direzione del centro commerciale ha evacuato tutti e ha allertato le forze dell’ordine. Il commando, senza sparare un colpo, è riuscito a guadagnare l’uscita portando con sé una delle commesse, che è stata liberata una volta saliti sulle auto per la fuga. Non è ancora confermato se i banditi abbiano parlato in italiano o con un accento veneto, poiché, secondo un investigatore, “hanno parlato poco”. L’entità del valore della merce rubata non è stata ancora stabilita.

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Cronaca

Udine | Arrestato un ladro

GdF Udine

Nella giornata di martedì 17 settembre, la Polizia di Stato di Udine ha arrestato un uomo di 47 anni, originario del Marocco, coinvolto in un furto avvenuto il 4 settembre in via Portogruaro, nel quartiere Gervasutta. L’arresto è avvenuto dopo che la polizia, allertata da segnalazioni di residenti, ha sorpreso il sospettato insieme a un complice all’interno di un furgone, intento a rubare materiale. Durante la perquisizione, sono state trovate tessere per carburante e una bicicletta di valore rubata.

Il G.I.P. aveva inizialmente imposto misure cautelari ai due uomini, ma a causa delle ripetute violazioni da parte del cittadino marocchino, il Tribunale ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nella giornata di ieri, grazie a un controllo da parte della Squadra Volante, l’uomo è stato rintracciato e tradotto presso la Casa Circondariale di via Spalato. Le autorità continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza nella zona.

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Cronaca

Tragico Caso di Vignale: Arrestata la madre di due neonati

Chiara Petrolini, una giovane di 22 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver ucciso i suoi due neonati, i cui corpi sono stati trovati sepolti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. L’episodio ha suscitato indignazione e shock nella comunità locale.

Le indagini hanno rivelato che la Petrolini, durante la sua seconda gravidanza, avrebbe nascosto la sua condizione per paura del giudizio altrui. Dopo il parto, ha dichiarato di aver sepolto i neonati, sostenendo che entrambi erano nati morti. Tuttavia, le autopsie hanno contraddetto questa versione, indicando che il secondo bambino era nato vivo.

Il procuratore di Parma ha sottolineato che le evidenze raccolte potrebbero suggerire una premeditazione, considerando anche le ricerche fatte online dalla giovane su come nascondere la gravidanza e accelerare il parto. Inoltre, sono emerse informazioni sul suo stile di vita durante la gravidanza, che includeva l’uso di sostanze incompatibili con lo stato di gestazione.

La vicenda ha scosso profondamente la comunità, con commenti di incredulità e dolore da parte di familiari e amici. La madre del fidanzato di Chiara ha espresso un sentimento di sollievo per l’arresto, evidenziando la gravità della situazione.

La storia di Chiara Petrolini solleva interrogativi inquietanti sulla salute mentale e il supporto sociale per le giovani madri, rendendo necessario un dibattito più ampio su questi temi delicati.

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Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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