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Cronaca

Monfalcone (GO) | 8mila musulmani in corteo contro la chiusura delle moschee.

Almeno 8.000 musulmani provenienti da diverse regioni d’Italia si sono radunati a Monfalcone (Gorizia) per protestare contro le recenti misure adottate dalla sindaca leghista Anna Maria Cisint, in particolare la chiusura dei luoghi di preghiera. Le manifestazioni precedenti avevano suscitato polemiche, come il divieto alle donne musulmane di fare il bagno vestite e le critiche al ramadan, ma la chiusura dei luoghi di culto è stata giudicata eccessiva e anticostituzionale.

Il corteo, aperto dallo striscione “Siamo tutti monfalconesi. No alle divisioni”, ha visto la partecipazione di persone di colore che parlano correttamente l’italiano e conoscono l’ordinamento italiano. L’ex assessore Bou Konate ha dichiarato la disponibilità della comunità musulmana a collaborare per trovare modi di convivere pacificamente e nel reciproco rispetto.

Monfalcone, una città operaia con una significativa presenza musulmana, ha reagito a questa manifestazione pacifica dimostrando che un terzo circa dei suoi cittadini è di fede musulmana, prevalentemente di origine bengalese.

La sindaca Cisint ha risposto definendo la protesta come “indecorosa” e accusando la comunità musulmana di cercare di imporre un modello islamico più integralista. Ha sottolineato la volontà della città di celebrare la Natività, basata sui principi cristiani, e ha criticato la protesta come segno di intolleranza verso i valori di convivenza e legalità.

La deputata del Pd, Debora Serracchiani, ha elogiato la risposta pacifica della piazza, sottolineando che la Lega della sindaca Cisint ha ricevuto una “lezione di civiltà” dai cittadini stranieri che ha cercato di demonizzare. Altre voci, come quella della capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Luana Zanella, hanno condannato il divieto di preghiera come atto di prepotenza e hanno invitato la sindaca a concentrarsi su questioni più urgenti e a rispettare i principi costituzionali.

Cronaca

Vicenza | Chiusura temporanea di un bar a Trissino

Questura di Vicenza

Nella mattinata di ieri, il Questore della Provincia di Vicenza ha emesso un provvedimento che prevede la chiusura per sette giorni di un bar/ristorante situato a Trissino. La decisione è stata presa in seguito a un intervento dei Carabinieri avvenuto l’8 agosto, quando una rissa nel parcheggio del locale ha portato a due persone ferite, una delle quali con una prognosi di sette giorni.

Le indagini hanno portato all’identificazione di 13 individui coinvolti nell’incidente, evidenziando una situazione di disordini che ha spinto le autorità a prendere misure preventive. Questa chiusura temporanea, disposta in conformità con la normativa sulla sicurezza pubblica, mira a garantire un ambiente più sicuro per la comunità e a prevenire ulteriori episodi di violenza.

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Calabria

Cutro (KR) | Accusato di aggressione sessuale era ricercato in Inghilterra, arrestato iracheno

Un cittadino iracheno di 49 anni, residente a Cutro, è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Crotone, poiché ricercato a livello internazionale per reati di aggressione e violenza sessuale. Le accuse risalgono a episodi avvenuti nel 2018 e nel 2019 in Inghilterra, in particolare a Liverpool e Loughborough, dove l’uomo sarebbe stato responsabile di aggressioni nei confronti di due donne.

La cattura è avvenuta a seguito di una segnalazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha attivato le indagini necessarie. Grazie a un’attenta attività investigativa, gli agenti sono riusciti a rintracciare l’individuo, che aveva recentemente fatto ingresso in Italia viaggiando in autobus. L’arresto rappresenta un’importante operazione per la sicurezza e il contrasto alla criminalità internazionale, dimostrando l’efficacia della cooperazione tra le forze di polizia nazionali e internazionali.

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Cronaca

Firenze | Arrestati due giovani per truffa

GdF Firenze

Nel quartiere 5 di Firenze, due giovani di origine sinti sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza dopo aver tentato di ingannare un cittadino locale nella compravendita di orologi di lusso. Durante un controllo in un bar, i militari hanno osservato la trattativa tra i ragazzi e il venditore, notando che questi mostrano al potenziale acquirente uno zaino pieno di mazzette di banconote.

Un’accurata ispezione ha rivelato che, mentre alcune banconote erano autentiche, il resto del denaro era falso. In totale, sono state sequestrate 230.500 euro, di cui solo 10.300 in banconote genuine. Inoltre, all’interno di un trolley portato dai giovani, è stata rinvenuta una macchina conta-soldi, evidenziando l’intento fraudolento.

I due arrestati, già con precedenti penali, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione sottolinea l’importante ruolo della Guardia di Finanza nella lotta contro le frodi e nel proteggere i cittadini onesti, rafforzando la sicurezza del sistema economico. Le indagini sono attualmente in corso per chiarire ulteriori dettagli e responsabilità legali.

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