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Cronaca

Sant’Agata li Battiati (CT) | “Suo figlio ha avuto un incidente e lei deve risarcire la vittima”, arrestati truffatori

I carabinieri di Sant’Agata li Battiati hanno arrestato un malvivente 25enne della provincia di Napoli, accusato di tentata truffa aggravata. Questo individuo, con precedenti penali per reati simili, operava seguendo uno schema ben definito già utilizzato in altre circostanze. Il modus operandi prevedeva un primo contatto telefonico con le vittime, simulando di essere un avvocato o un finto carabiniere. Usando il telefono fisso delle vittime, avvertiva di un grave incidente stradale causato da un familiare stretto. Successivamente, chiedeva denaro per evitare conseguenze legali, guadagnando la fiducia delle vittime anziane che, spaventate, preparavano soldi e gioielli per la presunta persona incaricata di ritirare il pagamento.

Pochi minuti dopo il contatto telefonico, un complice si presentava all’abitazione delle vittime per raccogliere il denaro e i beni, per poi sparire senza lasciare traccia. Le vittime, una volta consapevoli di essere state ingannate, rimanevano profondamente deluse e frustrate. In questo caso, i carabinieri di Sant’Agata li Battiati sono riusciti a intervenire prontamente, arrestando il 25enne malvivente e denunciando un minorenne della stessa provincia. I due truffatori avevano compiuto due colpi nella stessa giornata, approfittando di due anziane signore di 82 e 75 anni, rispettivamente di Nicolosi e Acireale.

Le vittime, spaventate dalla falsa notizia dell’incidente stradale, avevano raccolto circa 6.000 euro in contanti e gioielli da consegnare al finto avvocato. Dopo aver capito di essere state ingannate, insieme ai loro familiari, hanno immediatamente contattato i carabinieri. Grazie alle informazioni fornite, i militari sono riusciti a risalire all’auto utilizzata dai truffatori, una Jeep Avenger noleggiata a Napoli, dove è stata ritrovata la refurtiva nel bagagliaio.

Il truffatore minorenne è stato accompagnato al centro di prima accoglienza di Catania e il giudice competente ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare anche nei suoi confronti.

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