Cronaca
Palermo | Armi, rifiuti, droga ed estorsioni: 27 arresti
I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 27 persone indagate per vari reati, tra cui detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo e clandestine, ricettazione, traffico illecito di rifiuti, associazione per il traffico di stupefacenti, furto ed estorsione.
L’indagine, condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia di Palermo – San Lorenzo, ha rivelato l’esistenza di un sodalizio criminale attivo nei quartieri San Giovanni Apostolo – ex C.E.P., Borgo Nuovo e Cruillas. Questo gruppo, già noto alle autorità, era coinvolto nella gestione di quattro piazze di spaccio, nel traffico illecito di rifiuti e nei furti di veicoli seguiti da richieste estorsive con il metodo del “cavallo di ritorno”.
Tra settembre 2020 e marzo 2021, le indagini hanno evidenziato il ruolo centrale di un 34enne del C.E.P., che, nonostante fosse in detenzione domiciliare, dirigeva le attività criminali. Con l’aiuto degli altri indagati, riusciva a:
- Gestire un traffico illecito di rifiuti: Con la collaborazione di cinque complici, stoccava e lavorava materiali metallici illeciti presso un terreno adiacente alla sua abitazione abusiva. Il trasporto era facilitato da un compiacente titolare di un’azienda del settore, che forniva i mezzi e compilava i formulari per la vendita. I guadagni stimati arrivavano fino a 50.000 euro mensili.
- Promuovere il traffico di stupefacenti: Gestiva i rapporti con i fornitori e raccoglieva i proventi illeciti stimati in circa 40.000 euro mensili. Il gruppo operava con una struttura piramidale, con il 34enne al vertice, supportato da due figure che rifornivano le piazze di spaccio con cocaina, marijuana e hashish. I fornitori includevano individui legati alla criminalità organizzata, in particolare alla famiglia mafiosa di Santa Maria del Gesù.
- Controllare i furti di auto e le estorsioni: Le vittime dei furti erano costrette a pagare fino a 1.000 euro per riavere i propri veicoli.
Le indagini hanno anche evidenziato che alcuni cittadini si rivolgevano al 34enne per risolvere problemi quotidiani o per recuperare i veicoli rubati.
Il Giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per 17 persone e gli arresti domiciliari per le restanti 10. Sono stati sequestrati preventivamente l’area di stoccaggio dei rifiuti e un autocarro utilizzato per il trasporto del materiale lavorato.
Durante le investigazioni è emersa la responsabilità di tre minorenni, coinvolti nelle attività illecite, indagati per detenzione abusiva di armi da fuoco, ricettazione e traffico di stupefacenti. La Procura per i Minorenni sta valutando ulteriori provvedimenti a tutela dei minori delle famiglie coinvolte.
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