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Nuova emergenza Vaiolo delle Scimmie: il ritorno di una malattia sottovalutata

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Nel maggio 2023, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva dichiarato conclusa l’emergenza sanitaria relativa all’mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie. Tuttavia, l’agenzia ha recentemente rivisto questa decisione a causa di un’esplosione di casi molto più grave che ha colpito l’Africa subsahariana.

Dall’inizio del 2024, il continente africano ha visto oltre 15.000 nuovi casi di vaiolo delle scimmie e 461 decessi. L’epidemia, che ha avuto origine principalmente nella Repubblica Democratica del Congo, si è estesa a 13 paesi precedentemente poco interessati dalla malattia, tra cui Ruanda, Kenya, Burundi e Uganda.

La Sottovalutazione dell’Emergenza: Le Ripercussioni della Precedente Epidemia

Nel 2022, il vaiolo delle scimmie aveva iniziato a sollevare preoccupazioni a livello globale, con casi registrati in 116 paesi e circa 171 decessi. Sebbene l’epidemia avesse colpito principalmente uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, la risposta globale non ha impedito la diffusione della malattia, in parte a causa della percezione errata del rischio. Il clade 2, variante predominante all’epoca, aveva una mortalità inferiore all’1%, permettendo così una risposta mirata e limitata.

L’Arrivo del Clade 1: Una Variante Più Letale

La nuova ondata di mpox è dominata dal clade 1, una variante del virus considerata fino a dieci volte più letale rispetto al clade 2. Questa nuova forma del virus ha sollevato gravi preoccupazioni tra gli esperti, poiché è particolarmente pericolosa per le persone con un sistema immunitario compromesso e i bambini. La mortalità associata al clade 1 può raggiungere il 10%, ben oltre la letalità del ceppo precedente.

Modelli di Trasmissione e Diffusione Regionale

A differenza dell’epidemia del 2022, il nuovo ceppo si sta diffondendo in modo più ampio, inizialmente tramite contatti sessuali e successivamente attraverso il contatto familiare. La diffusione è stata facilitata dai movimenti migratori, come dimostrato da studi recenti che hanno tracciato l’infezione dal Congo orientale a paesi vicini come Ruanda, Uganda e Burundi.

Le Sfide del Controllo e le Misure Necessarie

Per affrontare l’attuale epidemia, è essenziale implementare un programma di sorveglianza completo che includa tracciamento dei contatti, isolamento dei casi e test su vasta scala. Tuttavia, i paesi africani colpiti affrontano enormi difficoltà logistiche e finanziarie. L’accesso limitato ai test e la disponibilità ridotta di vaccini, combinati con conflitti locali e risorse insufficienti, complicano ulteriormente gli sforzi di controllo.

Recentemente, l’Unione Europea ha annunciato una donazione di vaccini per l’Africa, ma la quantità è insufficiente rispetto al fabbisogno reale. Per un intervento efficace, sarebbe necessario un aumento significativo della produzione e della distribuzione di vaccini, nonché un impegno globale per supportare i paesi più vulnerabili.

La resurrezione dell’mpox con una variante più pericolosa sottolinea l’urgenza di un’azione coordinata e tempestiva a livello globale. I paesi ad alto reddito devono aumentare il loro impegno nella lotta contro la diffusione del virus in Africa, garantendo risorse e supporto per prevenire una diffusione incontrollata della malattia. La situazione attuale dimostra chiaramente che in un mondo interconnesso, la risposta alle emergenze sanitarie deve essere globale e proattiva.

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