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Cronaca

Genova: Non si ferma all’Alt della Polizia e scappa lanciando involucri di droga: denunciato 39enne

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Genova, 19 agosto 2024 – La Polizia di Stato ha denunciato un 39enne residente a Genova per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, dopo che gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale (U.P.G.) lo hanno fermato mentre guidava uno scooter in modo sospetto. L’uomo è stato anche sanzionato amministrativamente per numerose violazioni del codice della strada, tra cui guida senza patente, eccesso di velocità, mancata precedenza, e utilizzo di un veicolo già sottoposto a sequestro.

La Fuga e l’Intervento degli Agenti

Gli agenti hanno notato il 39enne mentre percorreva via Sbarbaro su uno scooter. Alla vista della pattuglia, l’uomo ha improvvisamente accelerato, insospettendo gli agenti che hanno deciso di intimargli l’alt. Tuttavia, il motociclista ha ignorato l’ordine e ha cercato di fuggire, aumentando ulteriormente la velocità e rovistando nelle tasche, comportamento che lo ha fatto sbandare, mettendo in pericolo sé stesso e gli altri utenti della strada.

Il Recupero della Droga e la Perquisizione

Durante la fuga, l’uomo è stato visto lanciare alcuni involucri in un dirupo, uno dei quali è stato recuperato dalla polizia e risultato contenere cocaina. Quando è stato finalmente bloccato in via Maritano, il 39enne è stato trovato in possesso di 4.643 euro, somma ritenuta provento dell’attività di spaccio. Successivamente, una perquisizione presso la sua abitazione ha portato al ritrovamento di altro materiale utile al confezionamento della droga, oltre a ulteriori 617 euro.

Gli accertamenti hanno rivelato che l’uomo non aveva mai conseguito la patente e che il ciclomotore che stava guidando era già stato sottoposto a sequestro amministrativo. Per queste ragioni, oltre alla denuncia per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, è stato sanzionato amministrativamente per le numerose infrazioni al codice della strada.

Nonostante le gravi accuse, si ricorda che il 39enne è da considerarsi innocente fino a condanna definitiva, secondo il principio di presunzione di innocenza.

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