Prosegue l’intensa attività di contrasto alla criminalità legata all’immigrazione clandestina da parte della Polizia di Stato. L’8 agosto 2024, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Trapani hanno eseguito due operazioni significative.
La prima riguarda il fermo di un cittadino tunisino, sospettato di essere un presunto scafista coinvolto nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’individuo è stato identificato come colui che, a bordo di un gommone con 30 migranti tunisini, ha tentato di approdare sulle coste siciliane. Il gommone, in difficoltà e a rischio di affondamento, era stato segnalato da diversi diportisti e successivamente soccorso al largo dell’isola di Favignana dalla Capitaneria di Porto.
Dopo le procedure di identificazione dei migranti e l’analisi delle evidenze raccolte, è emerso che il tunisino fermato era alla guida dell’imbarcazione. Di conseguenza, è stato arrestato con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata. La misura è stata convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani, su richiesta della Procura della Repubblica locale.
Nella stessa giornata, presso l’hot-spot di Pantelleria, la Polizia ha arrestato un altro cittadino tunisino, risultato essere in possesso di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria. Quest’ultimo deve scontare una pena di 7 anni e 9 mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, reato commesso durante la sua permanenza in Italia. Dopo l’arresto, è stato trasferito e recluso nella casa circondariale di Trapani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.