Roma | La banda della chiave a topolino. Due arresti per furto in abitazione e ricettazione

I Carabinieri della Stazione Roma Viale Libia, in collaborazione con il Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli, hanno arrestato due uomini di 31 anni, sospettati di tentato furto in abitazione nel quartiere Trieste. Durante un controllo notturno, i militari hanno notato i due allontanarsi velocemente da un condominio in via Boito. Fermati per una verifica, sono stati trovati in possesso di guanti, cacciaviti e colla, strumenti tipicamente utilizzati per scassinare porte.

I Carabinieri hanno scoperto che i due avevano tentato di forzare la porta di un’abitazione, utilizzando un “filo” di colla, un metodo utilizzato per verificare la presenza dei proprietari in casa. Successivamente, gli investigatori hanno individuato una struttura ricettiva a Castelnuovo di Porto (RM) dove i sospettati alloggiavano. Durante la perquisizione della loro stanza, sono stati trovati documenti personali e numerosi oggetti di valore, tra cui 6.500 euro in contanti, gioielli, argenteria, orologi, borse, occhiali e indumenti di marchi costosi.

Oltre agli oggetti di valore, nella stanza sono stati rinvenuti strumenti per scassinare porte, tra cui “topolino decoder”, chiavi bulgare, colla e grosse lime. Parte della refurtiva è stata riconosciuta come proveniente da un furto avvenuto in via Cremona a Roma e già restituita alla legittima proprietaria.

I due uomini sono stati anche denunciati per ricettazione. Gli arresti sono stati convalidati dalla Procura di Roma e i sospettati rimangono in carcere in attesa del processo. Si ricorda che, data la fase preliminare del procedimento, gli indagati sono considerati innocenti fino a eventuale sentenza definitiva.