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Reggio Calabria | Monopolizzato dalla ‘ndrangheta una fetta del voluminoso circuito delle scommesse e dei giochi sportivi on line

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Un sofisticato schema criminale legato alla ‘ndrangheta reggina è stato smantellato grazie a due importanti inchieste condotte dalla Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Le operazioni, note come “Gambling” e “Galassia”, hanno rivelato come diverse organizzazioni criminali, in particolare i clan di Archi e Rosarno, abbiano infiltrato il redditizio settore delle scommesse e dei giochi sportivi online. Queste attività illecite erano condotte attraverso centinaia di agenzie spuntate rapidamente sul territorio, formalmente con sede all’estero, ma in realtà gestite dalla mafia calabrese.

Le indagini hanno portato alla luce una rete internazionale di società e punti di scommessa, con sedi legali in paesi noti per il loro regime fiscale vantaggioso, come Malta, e con ramificazioni in altre nazioni europee, tra cui Austria, Spagna e Romania. Nonostante il decentramento delle sedi legali e operative, il controllo centrale restava saldamente nelle mani della criminalità organizzata a Reggio Calabria.

L’operazione ha avuto un impatto notevole: 28 persone sono state arrestate, altre 13 sono finite agli arresti domiciliari, mentre ulteriori 6 individui sono stati soggetti a misure restrittive meno gravi. Inoltre, è stato disposto il sequestro di un ingente numero di beni e attività, tra cui 11 società estere, 45 imprese italiane, 1500 punti commerciali e 82 siti web dedicati alle scommesse, per un valore complessivo di circa 2 miliardi di euro.

Questa indagine ha messo in evidenza come la ‘ndrangheta sia riuscita a manipolare il settore delle scommesse online per riciclare denaro e finanziare ulteriori attività criminali, operando con una struttura transnazionale che sfruttava le lacune normative di vari paesi. La cooperazione internazionale, culminata con l’estradizione di sei indagati da Malta, ha sottolineato l’importanza di un approccio globale nella lotta contro le mafie moderne, che operano sempre più spesso oltre i confini nazionali.

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