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Reggio Calabria | Dipinti e sculture confiscati all’imprenditore Mokbel tornano alla collettività

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Ventidue opere d’arte, tra dipinti e sculture in ceramica, sono state recentemente restituite alla collettività. Queste opere appartenevano a Gennaro Mokbel, un imprenditore con legami con l’estrema destra, e sono state confiscate e trasferite alla Città Metropolitana di Reggio Calabria dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati, sotto la direzione del prefetto Bruno Corda.

Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha espresso la sua soddisfazione per il ritorno di queste opere a Palazzo Crupi. “È un grande risultato aggiungere valore a valore,” ha dichiarato Falcomatà, sottolineando l’importanza di restituire queste opere alla collettività, permettendo a un pubblico molto più ampio di goderne. Il prefetto Corda è stato ringraziato per il suo impegno nel rendere possibile questo importante passo.

Nel frattempo, le opere della collezione erano state temporaneamente prestate per il Festival Trame di Lamezia Terme. Nuccio Iovene, direttore del Festival, ha notato l’impatto positivo della mostra, con oltre 1.700 visitatori che hanno avuto l’opportunità di ammirare non solo le opere confiscate a Mokbel, ma anche quelle della collezione Campolo. Questa esposizione ha contribuito a promuovere il Palazzo della Cultura ‘Pasquino Crupi’ e a instaurare una collaborazione che si prevede di continuare.

Il consigliere delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, ha evidenziato come questo ritorno di opere avvenga in un momento significativo per la Città Metropolitana, coincidente con la partecipazione al Trame Festival e l’adesione a un protocollo d’intesa con il ministero della Cultura e altre istituzioni. Questo accordo prevede una mostra itinerante che partirà a ottobre e farà tappa a Roma e Milano.

Quartuccio ha concluso con un messaggio di speranza e cambiamento: “Le opere che un tempo erano legate alla criminalità organizzata ora sono valorizzate e destinate a essere apprezzate da tutti. Questo è il segno tangibile del progresso e della rinascita culturale.”

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