Trieste | Fight club: 500 adolescenti coinvolti in risse e combattimenti organizzati

A Muggia, vicino Trieste, sono stati identificati 500 adolescenti coinvolti in risse e combattimenti organizzati in stile “fight club”. Questi incontri, che includono anche ragazze che combattono per denaro, attirano coetanei che pagano per assistere e fare il tifo. I video di questi scontri sono stati postati sui social media come Instagram e TikTok. Le autorità locali, tra cui polizia, carabinieri e polizia locale, sono intervenute a seguito delle numerose segnalazioni dei residenti allarmati. Gli incontri avvengono in vari luoghi, come una stazione degli autobus, un molo, il Lungomare Venezia, il rudere di villa Cossich e parchi.

Mercoledì scorso, si è tenuto un incontro in prefettura con le forze dell’ordine e il sindaco di Muggia, Paolo Polidori, per discutere la situazione. Il sindaco non esclude l’applicazione del “decreto Caivano”, che prevede azioni come comunicazioni alle famiglie e, in caso di stranieri, influire sul rinnovo del permesso di soggiorno. Verranno intensificati i controlli e il Comune di Muggia disporrà di steward per monitorare il lungomare dalle 16 alle 21 durante la settimana e fino alle 24 nei giorni festivi. Inoltre, si esaminerà la possibilità di controllare i mezzi della Trieste Trasporti per prevenire ulteriori episodi.

La presenza di minori stranieri non accompagnati di diverse nazionalità, tra cui balcaniche e maghrebine, e migranti di seconda generazione, complica ulteriormente la situazione. Le autorità stanno cercando di affrontare il fenomeno con un monitoraggio continuo e interventi mirati per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico.