Verbania | Nuovo blitz nel bosco dello spaccio: arrestati 2 pusher e sequestrata droga

Nella mattinata di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Verbania, con il supporto del 1° Reggimento Carabinieri Piemonte e delle Unità Cinofile di Volpiano, hanno condotto un’operazione di controllo nell’area boschiva adiacente all’uscita autostradale della A26 a Brovello Carpugnino. L’obiettivo era contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione ha portato all’arresto di due persone e al sequestro di oltre 100 grammi di droga e 1700 euro in contanti.

Recentemente, i Carabinieri avevano ricevuto diverse segnalazioni di movimenti sospetti nell’area, suggerendo una ripresa dell’attività di spaccio. Inoltre, la notte scorsa, una residente aveva segnalato l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Le pattuglie intervenute immediatamente non avevano trovato riscontri né cacciatori autorizzati nella zona.

L’operazione odierna è stata organizzata in risposta a queste segnalazioni. Dopo un briefing presso la Stazione Carabinieri di Stresa, 30 militari hanno cinturato l’area e avviato un rastrellamento approfondito. Durante l’operazione, i militari hanno scoperto un bivacco di fortuna in cui tre individui stavano dormendo. Alla vista dei Carabinieri, i tre sono fuggiti, ma due di loro sono stati catturati immediatamente, mentre il terzo è riuscito a dileguarsi nella boscaglia.

Tra gli effetti personali dei fermati sono stati trovati 57 grammi di cocaina, 55 grammi di hashish, 9 grammi di eroina e materiale per il confezionamento delle dosi. Inoltre, sono stati sequestrati circa 1700 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio, confermando l’attività di spaccio. I due arrestati, privi di documenti e di origini nordafricane, sono stati portati in caserma per l’identificazione e dichiarati in arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Successivamente, sono stati trasferiti al carcere di Verbania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’attenzione dei Carabinieri nella zona rimane alta per contrastare il fenomeno dello spaccio nelle aree boschive, un problema diffuso anche in altre province vicine al VCO, spesso caratterizzato da conflitti tra bande rivali per il controllo del territorio.