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Calabria

Ponte sullo Stretto | Cosa cambia dopo il voto alla Camera

adn24 ponte sullo stretto | cosa cambia dopo il voto alla camera

Nell’ultimo aggiornamento legislativo italiano, il decreto-legge sulle Infrastrutture ha fatto un significativo passo avanti alla Camera dei Deputati, con il governo che ha posto la fiducia sul testo. Questo decreto, che include importanti disposizioni per il ponte sullo Stretto di Messina e per il porto di Tremestieri, è atteso oggi per il voto finale sempre a Montecitorio, prima di passare al Senato. La scadenza per la conversione in legge è fissata al 28 agosto, un termine che pone sfide notevoli date le imminenti pause estive.

Una delle principali modifiche apportate riguarda l’approvazione del progetto esecutivo del ponte sullo Stretto. Invece di essere presentato in un’unica soluzione entro la fine del mese, il progetto sarà approvato per fasi costruttive, permettendo così di suddividere il lavoro in segmenti più gestibili. Inoltre, sono previste modifiche nella gestione delle variazioni dei prezzi e degli indennizzi per gli espropri, in un tentativo di rendere più flessibili e trasparenti le procedure.

Il senatore siciliano della Lega, Nino Germanà, ha espresso grande soddisfazione per il decreto, sottolineando l’importanza delle misure per la Sicilia, in particolare per il ponte sullo Stretto. Germanà ha elogiato l’approvazione del progetto esecutivo “per fasi costruttive” come un passo cruciale verso la realizzazione dell’opera, che si prevede avrà un impatto positivo significativo sullo sviluppo economico e infrastrutturale del Meridione. Ha anche rimarcato il lavoro del ministro Matteo Salvini nel far avanzare il progetto dopo anni di discussioni.

Anche Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia, ha accolto con favore il decreto, evidenziando le disposizioni sia per il ponte che per il porto di Tremestieri. Ha lodato il decreto per le misure inserite, come quelle per il rispetto del cronoprogramma e per le indennità per espropri, e per il commissariamento delle opere nel porto, che dovrebbe accelerare i processi decisionali e procedurali.

Tuttavia, non sono mancati i critici. Vittoria Baldino, vicecapogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla procedura del progetto del ponte sullo Stretto. Secondo Baldino, l’approccio del decreto, che prevede l’inizio dei lavori prima della presentazione completa del progetto esecutivo, rappresenta una deviazione dalle normali pratiche e solleva dubbi sulla trasparenza e sulla gestione dei costi. Ha inoltre criticato il governo per i costi della propaganda associati al progetto, suggerendo che i fondi potrebbero essere meglio spesi per chiarire ai cittadini i reali benefici e costi dell’opera.

In conclusione, il decreto-legge sulle Infrastrutture rappresenta un passaggio cruciale per alcuni importanti progetti infrastrutturali in Italia, ma il dibattito sull’approccio adottato e le sue implicazioni continuerà a essere al centro dell’attenzione pubblica e politica.

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