Politica | Via libera dalla Camera al Decreto Casa con 155 sì, passa al Senato

La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al Dl Casa, dopo l’approvazione della questione di fiducia posta dal governo sul provvedimento. Il decreto è passato con 155 voti favorevoli, 79 contrari e 9 astenuti.

Il testo ora sarà esaminato dal Senato.

Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per l’approvazione del decreto salva casa, che riguarda milioni di italiani. “Le polemiche sono molto lontane. Il voto sul salva casa rappresenta anche una risposta concreta alla tassa sulla casa del progetto von der Leyen. Questo significa difendere l’interesse nazionale”, ha dichiarato Salvini ai giornalisti dopo il voto a Montecitorio. Rispondendo alla domanda se intende rinunciare alla cosiddetta norma ‘salva Milano’, bocciata nel provvedimento, ha affermato: “No, non ci rinuncio. Ci riproveremo, l’abbiamo proposto in diverse versioni e se mi portano qualcosa che va bene, lo rifaccio”. In merito alle critiche del sindaco di Milano, ha aggiunto: “Per essere aiutati bisogna volerlo. A Sala non va mai bene nulla. Il Pd non ha proposto nulla. Io direi che rispetto al nulla, qualcosa è meglio”.

Il capogruppo di AVS nella commissione Affari Costituzionali, Filiberto Zaratti, ha criticato il decreto in Aula: “Il buon senso c’era, ma era nascosto dal senso comune. In questo provvedimento che pretendete di buon senso, l’unica certezza è che le regole vengono sfasciate. Le piccole difformità che dite di voler sanare sono già previste dal Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo reale è un’altra: la sanatoria di milioni di metri cubi di piccolissime cubature, come garage, cantine e lavatoi, che improvvisamente diventeranno abitabili grazie al vostro decreto. Questo favorirà i costruttori di tutto il Paese, da Cortina a Positano, e non vi importa di nulla altro. Addirittura, non vi interessa il dissenso espresso dalle Regioni, voi che volete l’autonomia differenziata! Il Dl sfascia-regole dimostra la natura di questo Governo: a trazione leghista e servile verso i poteri forti”.