Pizzo (VV) | Mare “verde” ma conforme agli standard, arrivano segnalazioni dei bagnanti 

La situazione sulle spiagge napitine è divisiva: da un lato, il mare verde, seppur conforme agli standard, dall’altro controlli intensi per la depurazione. Nel mezzo, bagnanti e gestori degli stabilimenti hanno mantenuto gli ombrelloni chiusi da giorni. Nonostante l’indignazione suscitata dalla colorazione verde che si estende fino a tre metri dalla battigia in alcune spiagge, le analisi dell’Arpacal confermano la conformità.

Recentemente, il fenomeno ha caratterizzato le acque nei pressi di San Giorgello, dove sono ubicati i villaggi turistici, e nei dintorni di Colamaio, suscitando una forte reazione tra i bagnanti. Alcuni, esprimendo profonda delusione, hanno descritto la vista come “mortificante”, con termini vigorosi e toni accesi.

“Anche quest’anno, vicino alla riva, si osserva una fascia verdastra con bollicine bianche e odori sgradevoli,” lamentano molti. “Questo è un problema che si ripete puntualmente ogni estate. Chi dovrebbe prendersi oneri e responsabilità?”

Le lamentele sono numerose, soprattutto da parte di chi possiede una casa vacanze nella zona o ha investito economicamente negli stabilimenti balneari, rischiando di non rientrare nei costi sostenuti. La protezione del mare rimane una priorità, soprattutto per chi visita il Vibonese, in cerca di garanzie per una vacanza tranquilla.

Secondo le analisi dell’Arpacal, la colorazione verdastra tra San Giorgello e Colamaio è attribuita ai pigmenti di una microalga. I parametri sanitari sono risultati conformi e privi di contaminazione fecale, ma è stata individuata la presenza di Pyramimonas spp., una microalga non tossica, unicellulare, di colore verde con forma ovoidale o piramidale e dotata di quattro flagelli apicali che le conferiscono elevata motilità.

“Questa colorazione anomala è causata da una concentrazione molto elevata di Pyramimonas spp., un fenomeno di fioritura algale,” spiega il biologo marino Francesco Cicero dell’Arpacal.