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Cronaca

Roma | Scontri tra bande italo-albanesi per il controllo delle zone: condanne per oltre 100 anni di carcere

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Due bande italo-albanesi in conflitto per il controllo delle piazze di spaccio di Roma sono state fermate dalle forze dell’ordine prima che la situazione degenerasse in violenza estrema. La Corte d’Appello di Roma ha emesso condanne per oltre 100 anni di carcere complessivi nei confronti di 14 imputati, appartenenti alle bande di narcotrafficanti italo-albanesi attive nella zona dei Castelli Romani.

I leader delle due organizzazioni, Elvis Demce ed Ermal Arapaj, detto “Ufo”, sono stati condannati rispettivamente a 15 anni e 10 anni e 2 mesi. L’inchiesta, che ha portato a una ventina di arresti, è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Roma e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) della capitale. Le bande operavano nelle piazze di spaccio della Capitale, dei Castelli Romani e del litorale pontino.

Le accuse variano da associazione finalizzata al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, cessione e detenzione di droga, estorsione, danneggiamento, detenzione e porto di armi da fuoco. L’operazione, avviata il 18 gennaio 2022, è stata il culmine di indagini iniziate nel 2017 con l’omicidio di Cristian Di Lauro ad Artena, e proseguite con altri eventi violenti legati al narcotraffico.

Elvis Demce, noto per il suo elevato profilo criminale, operava nella periferia est di Roma e nel Prenestino, con legami con Fabrizio Piscitelli, l’ex capo degli Irriducibili. Demce usava la forza intimidatoria contro rivali e acquirenti morosi. Ermal Arapaj, con base operativa a Velletri, gestiva le attività più periferiche, rifornendosi di droga da connazionali albanesi e utilizzando rotte olandesi e colombiane.

Il conflitto tra le bande è esploso quando Demce ha reclamato il controllo delle piazze di spaccio di Velletri gestite da Arapaj durante la sua detenzione. Intercettazioni hanno rivelato l’astio tra i due, culminato in tentativi di agguato e atti di violenza. La tensione ha costretto Arapaj a fuggire in Spagna, ma al suo ritorno ha pianificato l’omicidio di Demce, sventato grazie all’operazione “Alba Bianca” del febbraio 2021.

Le indagini hanno rivelato la struttura organizzativa delle bande, il loro arsenale e le modalità di operazione. A distanza di oltre due anni dagli arresti, la Corte d’Appello di Roma ha emesso le condanne, ponendo fine al conflitto tra i due clan italo-albanesi.

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