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Cronaca

Strage di Corinaldo: assoluzione per i reati più gravi nel processo bis

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Nel processo bis presso il tribunale di Ancona riguardante la tragedia della discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo, tutti gli imputati sono stati assolti dai reati più gravi, inclusi omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

La notte dell’8 dicembre 2018, cinque minorenni e una madre di 39 anni persero la vita durante un concerto previsto del rapper Sfera Ebbasta. Il tragico evento fu scatenato quando una banda di ragazzi della Bassa Modenese, intenta a compiere furti di collanine, spruzzò spray al peperoncino nella sala, scatenando il panico tra i presenti.

Nella confusione che ne seguì, la folla si riversò verso l’unica uscita di sicurezza aperta, l’uscita numero 3, che conduceva su un ponticello sopra un fossato. A causa della calca, il ponticello cedette, provocando la caduta di molte persone nel fossato e causando gravi lesioni e decessi tra i presenti.

Le vittime di quella tragica notte furono Asia Nasoni, 14 anni, di Mondolfo; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Mattia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; ed Eleonora Girolimini, 39 anni, madre di quattro bambini, anch’essa di Senigallia.

Sei dei responsabili furono già condannati in via definitiva con pene tra i 10 e i 12 anni, mentre un settimo imputato ha ricevuto una condanna di primo grado di 10 anni e 5 mesi l’anno precedente.

La decisione di assoluzione per i reati più gravi nel processo bis ha suscitato reazioni contrastanti, evidenziando le complesse dinamiche giuridiche e le questioni di sicurezza pubblica emerse da questa tragedia.

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