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Cronaca

Condannata Amanda Knox per calunnia nel processo collaterale alla morte di Meredith: annunciato ricorso

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Amanda Knox è stata condannata per calunnia nel processo “collaterale” alla morte di Meredith Kercher, conclusosi oggi al tribunale di Firenze. Si è chiuso così un capitolo spinoso legato a uno dei casi più discussi degli ultimi anni.

Il procedimento, distinto dall’indagine sull’omicidio della studentessa inglese, riguardava le accuse di Patrick Lumumba nei confronti della Knox. Quest’ultima si presentò in tribunale accompagnata dal marito Chris Robinson, affrontando l’ultima tappa di questa vicenda che ha tenuto banco nelle cronache internazionali.

Meredith Kercher fu trovata morta nella sua abitazione a Perugia nel 2007, scatenando un’indagine intricata che coinvolse diversi sospettati, tra cui la stessa Knox e il suo allora fidanzato Raffaele Sollecito.

La vicenda giudiziaria si è snodata attraverso vari gradi di giudizio e ha suscitato dibattiti e controversie a livello mondiale. Amanda Knox e Raffaele Sollecito furono inizialmente condannati per omicidio, poi assolti in appello, per poi vedere le condanne nuovamente confermate, per poi essere definitivamente assolti nel 2015.

Nel processo per calunnia, Patrick Lumumba – che non era presente in aula e attualmente risiede a Cracovia – aveva accusato la Knox di averlo diffamato con false accuse. Oggi la corte ha deliberato una condanna di 3 anni per Amanda Knox, oltre all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e al pagamento delle spese processuali.

Dopo la sentenza, l’avvocato di Lumumba, Carlo Pacelli, ha commentato che la decisione della corte conferma la colpevolezza della Knox per calunnia. Tuttavia, l’avvocato della Knox, Luca Luparia Donati, ha espresso stupore per la sentenza e ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso.

Amanda Knox, evitando i cronisti presenti fuori dal tribunale, non ha rilasciato dichiarazioni. La sua vicenda giudiziaria continua così a suscitare interesse e polemiche, alimentando ancora una volta il dibattito sull’affidabilità della giustizia.

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