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Catanzaro | Magistrato Maria Vittoria Marchianò nominata presidente della settima commissione del Csm

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Nella serata di ieri è stato approvato il nuovo prospetto delle commissioni consiliari del CSM (Consiglio Superiore della Magistratura), introducendo numerose novità rispetto alla prima fase del nuovo corso. Tra le variazioni, spicca il cambio alla Presidenza della Settima Commissione, che coinvolge un membro togato del Consiglio. Si tratta della magistrata Maria Vittoria Marchianò, originaria di San Demetrio Corone ma residente a Catanzaro da molti anni. Marchianò, che ha già ricoperto importanti incarichi nel distretto della Corte di Appello di Catanzaro, tra cui la presidenza della Sezione Penale della Corte di Appello e del Tribunale di Crotone, è stata chiamata a guidare la settima Commissione del CSM.

Questa Commissione ha il compito di organizzare gli uffici giudiziari italiani, occupandosi dell’approvazione delle tabelle, delle assegnazioni, delle supplenze e della valutazione delle condizioni di direzione e organizzazione degli uffici giudiziari, nonché delle eventuali disfunzioni e delle relative cause. La nuova composizione della Settima Commissione vede Marchianò come presidente, con Natoli come vice presidente, e Chiarelli, Mazzola, Ernesto Carbone e Bisogni come consiglieri.

Il lavoro di questa Commissione diventerà sicuramente fondamentale anche riguardo al tema della separazione delle carriere, poiché l’autonomia del Pubblico Ministero dipende anche dall’organizzazione degli uffici di procura.

Attualmente, la Settima Commissione sta approvando nuove circolari sull’organizzazione degli uffici giudicanti e inquirenti, e sta elaborando le regole che disciplinano il rapporto tra Sostituto e Procuratore, oltre a definire le norme per l’assegnazione e la revoca dei fascicoli, la gestione dei visti, i criteri per l’assegnazione ai gruppi di lavoro, ecc.

È evidente come tutte queste disposizioni influenzino inevitabilmente il grado di autonomia del singolo magistrato, soprattutto in uffici come la Procura.

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