Agrigento | Arrestato referente del boss Messina Denaro

Anche il referente di Matteo Messina Denaro nella provincia di Agrigento è stato arrestato nell’ambito dell’operazione condotta da Polizia e Guardia di Finanza contro la mafia dei pascoli. Si tratta di Pietro Campo, capo della famiglia di Santa Margherita di Belice, già detenuto con una condanna definitiva di 14 anni.

Secondo quanto emerso dagli investigatori dello Sco, Campo era uno dei pochi nella provincia di Agrigento incaricati di interpretare i messaggi scritti (pizzini) di Messina Denaro. A confermare il forte legame tra il capo di Cosa Nostra e Campo, c’è anche un video: registrato il 7 dicembre 2009 dalle telecamere nascoste, mostra un fuoristrada con a bordo due individui – uno dei quali, secondo gli investigatori, è Messina Denaro – che attraversa una zona di campagna. Questo terreno fa parte dell’azienda agricola di Pietro Campo, situata tra Santa Margherita di Belice e Torre Pandolfina, in contrada Gulfa.

Oltre agli elementi raccolti durante le indagini, due pentiti, Antonino Giuffré e Maurizio Di Gati, hanno indicato Campo come intermediario dei messaggi del boss di Castelvetrano. A mantenere i contatti con la mafia agrigentina, gli investigatori hanno scoperto, grazie ai pizzini trovati nel rifugio di Bernardo Provenzano tra il 2005 e il 2006, due individui: Filippo Guttaduro e Leo Sutera, identificati rispettivamente nei messaggi con i soprannomi ‘121’ e ‘il prof’.