Vasto (CH) | Convalidato il Fermo di un 39enne Tunisino Accusato di Terrorismo a Vasto

Il 31 maggio, presso il Tribunale di Vasto, è stato convalidato il fermo di B.T., un 39enne di origine tunisina, su richiesta della Procura Distrettuale di L’Aquila. L’uomo, già detenuto, è accusato di associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere aggravata dalla finalità del terrorismo. L’operazione è il risultato di un’intensa e complessa indagine condotta dai militari del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) dei Carabinieri.

B.T., domiciliato in un centro di accoglienza nel teatino e impiegato presso una ditta locale, è stato indagato a seguito del rilevamento di contatti virtuali con il terrorista dello Stato Islamico Lassoued Abdessalam. Abdessalam, anch’egli di origine tunisina, è noto per l’attentato terroristico del 16 ottobre 2023 a Bruxelles, dove uccise due cittadini svedesi prima di essere neutralizzato dalla polizia belga. Questo collegamento sui social network ha dato il via alle indagini su B.T., volte a esplorare ulteriormente il circuito amicale dell’attentatore e verificare la presenza di eventuali minacce sul territorio.

Durante le indagini, è stato effettuato un sequestro di copioso materiale informatico che ha rivelato un intenso processo di “autoradicalizzazione” islamista di B.T. e una continua attività di propaganda a favore di organizzazioni jihadiste riconosciute come terroriste dall’Unione Europea. L’indagato promuoveva attivamente il programma eversivo e terroristico jihadista, diffondendo numerosi post di propaganda online e servendosi di internet come “cassa di risonanza” per la violenza e l’odio.

Il target principale di B.T. erano i suoi “amici” sui social network, molti dei quali di lingua araba, presenti sia in Italia che all’estero. Attraverso la pubblicazione di immagini antisemite, antioccidentali e di incitamento al jihad militare contro gli “infedeli”, B.T. cercava di influenzare questi individui in senso radicale, promuovendo anche il concetto di martirio per la realizzazione di un califfato mondiale.

Il fermo è stato ritenuto necessario a causa dell’intenzione di B.T. di allontanarsi dal territorio nazionale, come dimostrato dagli inquirenti.