Maxi Evasione IVA Scoperta dalla Guardia di Finanza: Coinvolte Imprese in Diverse Province Italiane

La Guardia di Finanza di Avellino, sotto la direzione del Colonnello Salvatore Minale, ha portato a termine una complessa operazione di contrasto agli illeciti fiscali, rivelando una maxi evasione IVA superiore a 2 milioni di euro. Le indagini, condotte dalla Tenenza di Baiano, hanno svelato un sistema fraudolento orchestrato da una rete di imprese operanti nel commercio all’ingrosso di materiale ferroso.

Le imprese coinvolte, con sedi dislocate nelle province di Avellino, Napoli, Salerno, Bari, Roma, Forlì e Bergamo, erano impegnate nella sistematica emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per un ammontare complessivo di oltre 4 milioni di euro. Il sofisticato meccanismo di frode prevedeva l’interposizione fraudolenta di queste imprese tra soggetti comunitari e nazionali, al fine di evadere l’IVA.

L’indagine è stata avviata a seguito di approfondimenti investigativi su anomalie nelle movimentazioni finanziarie e si è sviluppata attraverso l’esame di una vasta mole di documentazione, inclusa quella bancaria. Fondamentali per il successo dell’operazione sono stati l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo e la cooperazione internazionale di mutua assistenza amministrativa, finalizzata al contrasto dell’evasione fiscale.

I responsabili delle imprese coinvolte sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria competente per i reati fiscali previsti dagli articoli 2 e 8 del Decreto Legislativo 74/2000, riguardanti l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Questa operazione delle Fiamme Gialle irpine si inserisce nel quadro più ampio delle attività della Guardia di Finanza di Avellino, mirate a intensificare l’azione di contrasto all’evasione fiscale, fenomeno che rappresenta un serio ostacolo allo sviluppo economico e mina la fiducia tra cittadini e Stato.