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Cronaca

Roma | Caso Cucchi: tre carabinieri rinviati a giudizio per falso e depistaggio

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Tre carabinieri, Maurizio Bertolino, Fortunato Prospero e Giuseppe Perri, sono stati rinviati a giudizio per falsificazione e depistaggio in relazione al caso di Stefano Cucchi. Bertolino, all’epoca maresciallo presso la stazione di Tor Sapienza, Prospero, capitano e comandante della sezione infortunistica e polizia giudiziaria presso il nucleo Radiomobile di Roma, e Perri, maresciallo al tempo dei fatti, saranno processati per aver ostacolato la corretta ricostruzione dei fatti.

L’accusa li accusa di aver compromesso le indagini con dichiarazioni false sia durante il processo che nel corso delle indagini stesse. Secondo il pm Giovanni Musarò, avrebbero ostacolato e deviato le indagini con dichiarazioni mendaci.

Il maresciallo Bertolino è accusato di aver mentito ai suoi superiori riguardo all’esistenza di un dossier sulla vicenda Cucchi presso la stazione di Tor Sapienza, nonostante fosse a conoscenza della sua presenza. Prospero avrebbe falsamente riportato informazioni nel “Memoriale di servizio” del 2 novembre 2018 riguardanti la presenza di altri carabinieri in servizi esterni, mentre uno era stato sentito negli uffici della questura e l’altro lo aveva accompagnato. Il maresciallo Perri, testimone in aula, avrebbe negato di aver chiesto ai poliziotti di assistere all’interrogatorio in questura del collega che aveva accompagnato.

I tre sono accusati di depistaggio e falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 settembre davanti all’ottava sezione del tribunale monocratico.

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