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Reggio Calabria | Le rivelazioni dell’operazione “Arangea”

adn24 reggio calabria | le rivelazioni delloperazione arangea

Da trent’anni la lotta alla ‘ndrangheta a Reggio Sud si è dimostrata inefficace. Chi deteneva il potere alla fine degli anni Ottanta nelle periferie del capoluogo reggino, comprese Croce Valanidi, Arangea, Ravagnese, Sant’Elia, Saracinello, San Gregorio, San Leo e Occhio di Pellaro; o meglio, dalla zona del ponte di Sant’Agata, vicino all’aeroporto, fino alla frazione di Pellaro, continua a dettare legge anche oggi.

Questo scenario inquietante è emerso con tutta la sua gravità dall’operazione “Arangea”, condotta dai Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria lunedì mattina, che ha dato un duro colpo alle nuove gerarchie delle cosche Ficara-Latella e dei Ficareddi. La stragrande maggioranza di questi, secondo le conclusioni della Procura antimafia, sono gli stessi di 30 anni fa.

È un dato terrificante, confermato e commentato in conferenza stampa dal procuratore Giovanni Bombardieri e dal procuratore aggiunto Walter Ignazitto, che hanno dichiarato come i “vecchi capi” siano tornati al comando nonostante abbiano scontato decenni di galera: «Questa indagine ci restituisce un ritorno al passato e a una certa ortodossia della ’ndrangheta».

L’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto di undici persone (e al domiciliari di una dodicesima) conferma la tesi dei Pubblici Ministeri: «L’esistenza della cosca di ‘ndrangheta Ficara-Latella e la sua operatività nell’area meridionale di Reggio Calabria costituisce un fatto ormai acclarato nel panorama giudiziario grazie alle plurime sentenze divenute definitive che, pronunciate nel corso degli ultimi 20 anni, hanno descritto il territorio di egemonica competenza, l’espansione, gli interessi e le attività criminali a cui gli appartenenti al gruppo mafioso erano dedicati costantemente».

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