Roma | Morta l’anziana donna di Reggio calabria colpita dal proiettile

È deceduta l’anziana colpita da un proiettile mentre si trovava in auto con un’amica ieri pomeriggio alla periferia di Roma. La polizia ha rinvenuto cinque bossoli a terra, ipotizzando che siano stati sparati dalla stessa pistola. Si sta cercando chi fosse a bordo dell’auto rossa da cui sono partiti i colpi. La pista più accreditata è che l’81enne sia stata colpita per errore.

L’incidente è avvenuto all’incrocio tra via Prenestina e via della Riserva Nuova. L’anziana, originaria di Reggio Calabria, inizialmente ferita, è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni e sarebbe in pericolo di vita.

La vittima si trovava sul sedile passeggero quando un’altra auto in corsa ha sparato. Il proiettile ha attraversato il bagagliaio della Smart e il sedile, ferendola alla schiena. L’amica di 63 anni che guidava la macchina è rimasta illesa ma sotto shock. Sul posto sono intervenuti un’ambulanza del 118, la polizia e la polizia locale. Sono subito iniziate le indagini per chiarire l’accaduto. Dalle prime ricostruzioni degli investigatori, sembra che due auto si stessero inseguendo quando da uno dei veicoli è stato esploso il colpo che ha raggiunto l’anziana. Tuttavia, sono in corso accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e non si escludono altre ipotesi.

Sono state raccolte diverse testimonianze sul posto. Verranno esaminate anche le immagini di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso l’auto da cui è stato sparato. Si cerca un’auto rossa con due uomini a bordo che, dopo aver sparato, si è allontanata in direzione Ponte di Nona. Il responsabile avrebbe sparato una sola volta. La polizia ha trovato un foro di proiettile nel portabagagli della Smart in cui viaggiava la donna, e alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito un unico sparo. Sul caso è intervenuto il Sulpl (Sindacato unitario lavoratori polizia locale), spiegando che un equipaggio del VI gruppo Torri che era di passaggio è immediatamente intervenuto. «Episodi come quello di oggi dimostrano l’importanza di standard uniformi quanto a preparazione e strumenti per tutti coloro che operano nel settore sicurezza» ha sottolineato il segretario romano del sindacato Marco Milani.