Napoli | Incidente nel cantiere della metro, dinamica e condizioni dei due operai feriti

Le condizioni di Michele Pannone, 54 anni, l’operaio coinvolto nell’incidente avvenuto ieri pomeriggio nel cantiere della Metro1 di via Fulco Ruffo di Calabria a Capodichino, sono in leggero miglioramento. Dopo aver riportato un trauma cranico e arrivato privo di sensi al Cardarelli, Pannone non rispondeva agli stimoli, motivo per cui è stato ricoverato in rianimazione e sedato. Ora è sottoposto a costante monitoraggio e, sebbene con estrema cautela data la gravità del trauma, i medici intravedono la possibilità di una ripresa, anche se è ancora presto per valutare completamente gli eventuali danni subiti.

Si ipotizza che l’incidente sia stato causato da un guasto al sistema frenante del locomotore che trasportava il carrello con a bordo i tre operai. Il sindaco Gaetano Manfredi ha riferito all’Ansa che, accortosi della situazione, Salvatore Agliottone si sarebbe lanciato dal carrello in movimento, mentre Russo e Pannone, rimasti a bordo, si sono schiantati contro la parete.

Ora la magistratura dovrà fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente e sulle eventuali responsabilità. Intanto, rimangono il dolore e l’indignazione per l’ennesima tragedia sul lavoro.

Gli esami effettuati su Salvatore Agliottone, 59 anni, non hanno rilevato lesioni gravi, sebbene abbia riportato diverse contusioni. Portato all’ospedale del Mare, rimane in osservazione a causa del trauma ad alto impatto subito.

Tra i familiari e i colleghi di Antonio Russo, l’operaio di 63 anni morto nel cantiere e prossimo alla pensione a settembre, prevalgono dolore, sgomento e rabbia.