Bergamo | Truffato per email: paga 117mila€ per paura

Un italiano residente in Cina è stato truffato da un gruppo di dodici persone – un italiano, un senegalese e dieci nigeriani. Questi avrebbero sottratto alla vittima 117.500 euro facendogli credere di essere accusato di pedopornografia. La truffa, come rivelato dall’indagine “Polo est” condotta dal centro operativo per la sicurezza cibernetica per la Lombardia, è iniziata con una email ricevuta dalla vittima. La comunicazione, che riportava il logo della polizia postale e la firma di un funzionario di polizia in pensione, informava l’uomo di un’accusa a suo carico per pedopornografia, che poteva essere risolta con il pagamento di una multa di 7.800 euro. Spaventato, l’uomo ha pagato la somma richiesta.

Subito dopo, la vittima ha ricevuto altre email dal gruppo di ricattatori, che gli intimavano di versare ulteriori somme di denaro a seguito di una decisione di una fittizia “corte d’appello”. Dopo mesi di minacce e richieste di denaro, la vittima – che ha pagato oltre 117.000 euro – ha deciso di denunciare il fatto alla polizia postale di Milano. Le indagini, coordinate dalla procura di Bergamo, hanno permesso di ricostruire i trasferimenti di denaro tra l’italiano in Cina e i truffatori, che operavano dalla Bergamasca. Gli agenti hanno anche scoperto che il gruppo aveva riciclato i soldi attraverso dei “money mule”, persone incaricate di trasferire il denaro.

La polizia ha sottolineato che “in nessun caso le notifiche di atti giudiziari vengono effettuate utilizzando la posta elettronica”, avvertendo così i cittadini di essere cauti di fronte a comunicazioni sospette.