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Tecnologia | Il software che riconosce le immagini fake generate con l’IA

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L’intelligenza artificiale rende sempre più difficile distinguere tra immagini reali e quelle create o modificate artificialmente tramite applicazioni text-to-image, come DALL-E di OpenAI e Midjourney, nota per aver creato lo scatto virale del Papa con un piumino bianco. Tuttavia, l’IA non è infallibile e può generare foto con errori visibili come volti deformi o capelli dall’aspetto innaturale.

Per aiutare a identificare le foto false, ci sono vari software gratuiti e di facile utilizzo. Hugging Face, ad esempio, con la sua piattaforma open-source, può distinguere gli elementi “umani” da quelli “artificiali” in pochi secondi. Allo stesso modo, AI or Not di Optic utilizza tecnologie avanzate per autenticare immagini, audio e video con grande efficacia.

Altri strumenti includono AI-Generated Image Detector, Illuminarty e FotoForensics, che offrono varie funzionalità per riconoscere i contenuti creati con l’IA. Anche Google ha sviluppato SynthID per individuare immagini create artificialmente, fruibile tramite Google Cloud.

OpenAI sta lavorando anche a un programma per rilevare immagini generate da DALL-E con un tasso di precisione del 98%. Tuttavia, questo classificatore potrebbe non essere altrettanto efficace nel riconoscere immagini create da altri strumenti come Midjourney. OpenAI, insieme a Microsoft, ha anche lanciato il Societal Resilience Fund, con l’obiettivo di aiutare persone e aziende a comprendere meglio i rischi e i vantaggi dell’intelligenza artificiale.

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