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Calabria

Castrovillari | Morte Denise Galatà: chiesto il rinvio a giudizio per istruttore e presidente della società di rafting

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La procura di Castrovillari ha avanzato la richiesta di giudizio nei confronti di Gian Piero Bellavista, istruttore presente sul gommone, e Giuseppe Cosenza, presidente della società di rafting che ha organizzato l’escursione sul fiume Lao, dove la studentessa Denise Galatà dell’Istituto “Rechichi” di Polistena ha perso la vita. Entrambi negano le accuse.

Il tragico evento si è verificato il 30 maggio 2023, quando Denise è caduta dal gommone insieme alle sue compagne. Il suo corpo è stato trovato il giorno seguente, intrappolato sotto un tronco.

La richiesta di giudizio è stata formulata dal procuratore capo Alessandro D’Alessio, dopo approfondite indagini e consulenze che hanno rivelato errori nell’organizzazione dell’escursione. Le condizioni meteorologiche non erano adatte e le misure di sicurezza insufficienti. La famiglia di Denise si costituirà parte civile, assistita dall’avvocato Carmela Macrì, e chiede giustizia.

Il processo avrà luogo davanti al Gip di Castrovillari. Fino alla sentenza definitiva, gli imputati sono considerati innocenti.

L’autopsia ha confermato che la morte di Denise è stata causata da annegamento traumatico, con fratture alla gamba e al braccio.

Una perizia condotta dal consulente tecnico ingegnere Giuseppe Viggiani ha rivelato che durante l’escursione, diversi gommoni sono stati coinvolti in incidenti, causando la caduta di partecipanti in acqua. Denise è stata coinvolta in due di questi incidenti e ha perso la vita a causa dell’impatto con un tronco e dell’annegamento.

I soccorsi sono stati chiamati oltre due ore dopo l’incidente e Denise è stata ritrovata il giorno seguente.

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