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Sardegna | Rinnovabili, isola rischia surplus di energia

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Secondo i dati di Terna, all’inizio del 2023, in Sardegna erano installati impianti eolici e fotovoltaici con una capacità complessiva lorda di 2,24 GW, di cui 1,1 GW eolico e 1,14 GW solare fotovoltaico. Questa capacità rappresenta il 6,1% della capacità complessiva installata in Italia, posizionando la Sardegna come settima regione italiana per capacità installata, sesta se si considera solo l’eolico.

Tuttavia, se si considerano le richieste di connessione arrivate a Terna nell’ultimo biennio, la Sardegna diventa la terza regione italiana per capacità degli impianti eolici e solari che hanno avviato l’iter per l’autorizzazione alla connessione alla rete energetica nazionale. Stimando la produzione energetica rinnovabile “potenziale”, la Sardegna potrebbe produrre circa 54.000 GWh/anno da impianti eolici e 41.800 GWh/anno da fotovoltaico. Questo equivarrebbe a circa 11,8 volte i consumi elettrici annuali dell’isola, posizionando la Sardegna alle spalle solo della Basilicata (14,6 volte) e del Molise (12,4 volte).

Le richieste di connessione agli impianti eolici off-shore sono significative: a marzo 2024, le richieste ricevute da Terna hanno raggiunto i 90 GW (di cui 18 GW in Sardegna), ma solo la metà ha ricevuto l’autorizzazione di connessione (10,8 GW in Sardegna). Attualmente, esiste solo un impianto off-shore operativo di fronte al porto di Taranto (30 MW), installato dopo un lungo iter autorizzativo durato 14 anni.

La Cna Sardegna sottolinea l’importanza di una gestione strategica della risorsa energetica per lo sviluppo economico e produttivo dell’isola. L’organizzazione esprime preoccupazione per il crescente numero di richieste di connessione di nuovi impianti, che potrebbero portare la Sardegna a produrre energia in eccesso rispetto ai consumi attuali. La Cna sottolinea la necessità di un’intesa tra Governo e Regione per definire una disciplina per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, privilegiando l’utilizzo di superfici edificate e aree industriali e artigianali. La transizione energetica deve avvenire in modo ordinato e pianificato, evitando speculazioni che possano danneggiare cittadini e imprese.

Considerando le richieste attuali, i numeri diventano ancora più significativi: per l’eolico si parla di 34,7 GW e per il fotovoltaico di 23 GW. Se tutte queste richieste fossero realizzate, la Sardegna diventerebbe la seconda regione italiana per potenza installata in rapporto alla popolazione, assorbendo circa il 16% della potenza totale installata nel Paese (contro il 6% attuale).

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