Torino | Scontri al corteo per Alfredo Cospito, 19 misure cautelari

Nel contesto delle indagini relative ai gravi disordini verificatisi il 4 marzo 2023 a Torino durante una manifestazione anarchica per la liberazione di Alfredo Cospito, 19 misure cautelari sono state emesse, di cui tre ai domiciliari e le altre riguardanti divieti o obblighi di dimora, su un totale di 75 persone indagate per devastazione e violenza a pubblico ufficiale.

L’operazione, denominata ‘City’, è stata condotta dalla Digos della Questura di Torino, coordinata dalla procura e dai carabinieri del Ros a Roma per Pasquale Valitutti, noto come Lello, considerato una figura storica dell’anarchismo italiano.

Le indagini hanno individuato la frangia più violenta del corteo, composta da circa 400 antagonisti provenienti da diverse città italiane e straniere. Durante il percorso nel centro cittadino, il corteo ha causato danni significativi, tra cui vetrine di negozi distrutte, auto danneggiate, cartelli stradali divelti e cassonetti incendiati. Le forze dell’ordine hanno risposto utilizzando idranti e lacrimogeni per disperdere i manifestanti e prevenire un’ulteriore escalation della violenza.

Secondo gli investigatori, i disordini hanno evidenziato un’organizzazione militare dell’area insurrezionalista, con un preciso coordinamento delle azioni violente. L’operazione ha portato alla denuncia di 75 militanti e all’esecuzione di 19 misure cautelari per i reati di devastazione, violenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale in diverse città italiane.

Il giudice per le indagini preliminari di Torino ha evidenziato l’organizzazione delle azioni violente e il grave pericolo per l’ordine pubblico causato dal corteo anarchico, che ha danneggiato beni pubblici e privati, turbando la vita civile e causando danni economici significativi. In particolare, sono state citate le barricate create durante il corteo, che hanno impedito l’intervento delle forze dell’ordine e messo a rischio l’incolumità delle persone presenti nella zona.