Palermo | Arrestato imprenditore fondatore della GLS: “E’ stato a disposizione dei boss per anni”

Giovanni Palazzolo, un imprenditore di 68 anni di Carini, è stato coinvolto in un’operazione della Dia che lo ha portato sotto custodia cautelare su ordinanza del gip Alfredo Montalto, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Si presume che Palazzolo abbia avuto legami con la famiglia criminale guidata da Salvatore Lo Piccolo e che abbia curato i loro interessi prima della sua cattura. Le attività investigative, condotte nell’ambito dell’inchiesta “Nemesi” coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Antoci, hanno avuto una durata di circa due anni e hanno raccolto prove consistenti dell’associazione di Palazzolo con il sodalizio criminale.

Secondo quanto riportato dalle autorità, Palazzolo avrebbe partecipato a riunioni per pianificare le attività criminali e avrebbe fornito assistenza a Lo Piccolo durante la sua latitanza, gestendo denaro proveniente da estorsioni e mantenendo contatti segreti con l’amministrazione di Carini per favorire gli interessi del sodalizio criminale.

Le indagini hanno confermato le testimonianze di collaboratori di giustizia, già considerati importanti membri della famiglia mafiosa di Carini, che hanno descritto il ruolo significativo di Palazzolo nei rapporti con i vertici del mandamento San Lorenzo-Tommaso Natale e nel suo ruolo di intermediario tra la mafia e l’amministrazione comunale.

Inoltre, un luogotenente della guardia di finanza è coinvolto nell’indagine per sospetta rivelazione e utilizzo di segreti d’ufficio. Si afferma che il militare abbia comunicato a Palazzolo l’esistenza di accertamenti in corso e abbia concordato con lui il contenuto di una risposta ufficiale, in cambio della promessa di assumere alcuni suoi parenti. Nonostante ciò, il gip non ha emesso alcuna misura cautelare nei confronti del luogotenente.