Le ricerche dei quattro dispersi causati dalla tragica esplosione alla centrale idroelettrica di Bargi, nel bacino artificiale di Suviana (Bologna), sono proseguite per tutta la notte e continuano senza sosta nonostante le difficoltà. L’incidente ha già provocato tre vittime accertate e cinque feriti, ma le speranze di trovare superstiti sono minime. Luca Cari, dirigente della comunicazione dei vigili del fuoco, ha dichiarato: “Non abbiamo molte speranze di trovare vivi i dispersi, date le circostanze. La situazione è molto difficile, con l’acqua che continua a salire, costringendoci a lavorare al di sotto del livello del lago e a operare con estrema cautela.”
L’acqua del lago ha già raggiunto il piano -8, dove si stavano svolgendo le operazioni di ricerca, con un aumento di 40 centimetri. “Questa situazione è estremamente rischiosa per i nostri operatori”, ha aggiunto Cari. L’esplosione del trasformatore al piano -8 ha causato il crollo parziale del solaio e un allagamento al piano -9. Attualmente, le squadre di soccorso stanno ispezionando tutti i locali della centrale, cercando eventuali rifugi dei dispersi. Tuttavia, la complessità della situazione rende difficile muoversi all’interno di ambienti compromessi.