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Perugia | 90enne sposa la giovane badante, i parenti si oppongono, ma il tribunale gli dà ragione

adn24 perugia | 90enne sposa la giovane badante i parenti si oppongono ma il tribunale gli dà ragione

Un uomo quasi novantenne, vedovo, ha deciso di sposare la donna che aveva assistito la moglie durante la sua malattia. La sua famiglia ha contestato la regolarità dell’unione, sostenendo che l’uomo “è sordo” e “non ha detto nulla”, oltre al fatto che la donna “ha già un altro”. Tuttavia, la prima sezione del tribunale civile di Perugia ha respinto tali argomentazioni, dichiarando che se l’anziano desidera contrarre matrimonio, può farlo.

La reazione dei parenti Il quotidiano il Messaggero riporta la notizia relativa a un procedimento discusso a gennaio e pubblicato sul Notiziario della Corte d’Appello di Perugia. Il caso è stato sollevato dalle sorelle e dai nipoti dell’anziano, che intendeva sposare una donna molto più giovane, conosciuta mentre assisteva la moglie malata e poi deceduta. Il fatto che non abbia comunicato ai parenti la sua intenzione fino alla pubblicazione delle partecipazioni ha portato i parenti a ritenere che la scelta del silenzio “fosse – si riassume nel Notiziario – un escamotage della donna per raggiungere scopi personali non contemplati dal vincolo coniugale”. Tuttavia, secondo il tribunale civile, l’opposizione al matrimonio può essere avanzata “per qualsiasi motivo che ostacoli la sua celebrazione”.

La decisione del giudice Quindi, poiché non sussistono le condizioni necessarie per contrarre matrimonio elencate dagli articoli dall’84 all’89 del codice civile – minore età, infermità mentale, parentela stretta tra i futuri coniugi o vincolo matrimoniale ancora valido – le ragioni addotte dalla famiglia non hanno valore. “Non è rilevante”, afferma il tribunale civile, “la mancata comunicazione preventiva ai parenti da parte del congiunto dell’intenzione di contrarre matrimonio, in quanto tale scelta rientra nell’ambito dei comportamenti personali della persona”. L’anziano, come riportato dal Messaggero, si è presentato di fronte al giudice “apparendo perfettamente consapevole della propria decisione e delle implicazioni patrimoniali che essa comporta all’interno della famiglia”.

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