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Calabria

Catanzaro | Illecita gestione dei depuratori, chiuse le indagini per 29

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La Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro ha concluso le indagini preliminari nei confronti di 29 individui e cinque società nell’ambito dell’inchiesta denominata “Scirocco”, focalizzata sulla presunta gestione illecita di impianti di depurazione disseminati su tutto il territorio regionale.

Le accuse contestate, in varie forme, dai sostituti procuratori Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Domenico Assumma includono associazione per delinquere al fine di commettere reati contro l’ambiente e la pubblica amministrazione, frode nelle pubbliche forniture, inquinamento ambientale, traffico illecito di rifiuti e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Al centro dell’indagine sono le società del gruppo Minieri, gestite da Mario Minieri e dai suoi figli Giuseppe e Saverio, le quali avevano ottenuto l’appalto per la gestione dei depuratori. L’accusa sostiene che queste aziende avrebbero vinto le gare d’appalto offrendo ribassi considerevoli, per poi non adempiere agli obblighi contrattuali. Ciò avrebbe comportato mancate manutenzioni agli impianti, gestione illecita dello smaltimento dei fanghi e liquami che finivano nei corsi d’acqua e nel mare.

Nell’inchiesta sono coinvolti sia dipendenti delle varie società di depurazione che funzionari pubblici responsabili dell’ufficio tecnico nei comuni di Belvedere Marittimo e Falconara Albanese. In particolare, i funzionari pubblici Paola Di Stio, Pasqualino Calabrese e Raffaele Rosignuolo, insieme a Rosario Sessa, sono accusati di frode nell’esecuzione dei contratti di affidamento del servizio di gestione dei depuratori, liquidando somme per prestazioni che risultavano essere a carico delle società rappresentate da Mario Minieri.

Inoltre, Mario Minieri è anche accusato di tentata estorsione ai danni di un dipendente del depuratore di Cirò Marina, il quale avrebbe cercato di dissuadere dal prendere azioni sindacali per ottenere lo stipendio, tramite due individui che avrebbero minacciato il dipendente di gravi conseguenze se non avesse ritirato la denuncia.

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