Puglia | Presidente Emiliano: “Andai con Decaro dalla sorella del boss per farle capire che cose erano cambiate”

Dopo le polemiche suscitate dalle dichiarazioni rilasciate durante la manifestazione di oggi a sostegno del sindaco di Bari, Antonio Decaro, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, interviene sulla questione. Emiliano chiarisce il contesto delle sue parole, ribadendo il significato reale di quanto espresso. “Ho notato – afferma il presidente regionale – una serie di fraintendimenti riguardo a una frase che le ventimila persone presenti oggi in piazza hanno ben compreso. Ho raccontato un episodio realmente accaduto durante la chiusura al traffico di Bari Vecchia. Di fronte a un’occasione in cui il mio assessore era stato invitato a lasciare il luogo in cui stava operando, mi sono personalmente recato dalla sorella del boss Antonio Capriati, già arrestato, processato e condannato per omicidio, per farle comprendere che le cose erano cambiate. Ho voluto chiarire che tali atteggiamenti non erano più tollerati e che ci si poteva rivolgere all’assessore con modi civili ed educati”, sottolinea il governatore.

“In seguito, quando il Comune di Bari ha confiscato le case della famiglia Capriati, lì vicino, non ci sono stati contrasti e oggi quei luoghi sono diventati centri sociali di rilievo, senza ulteriori disturbi. Questi sono i fatti, questa è stata la mia condotta – afferma Emiliano – una condotta che ripeterei. Decaro ha potuto completare il suo lavoro come assessore al traffico, istituendo la ZTL a Bari Vecchia, e abbiamo compiuto un grande sforzo per liberare Piazza San Pietro. Ho agito come avrebbe fatto un Carabiniere di fronte a un problema che richiedeva risolutezza, risolvendo la situazione con la fermezza propria del sindaco, senza clamori, risolvendo ogni problematica e rassicurando coloro che avevano causato disturbi”, conclude il presidente regionale della Puglia.